Altri 9 asili convenzionati il Comune offre 590 posti

La giunta Giordani dà il via libera all’accordo stanziando 2 milioni e mezzo Le strutture potranno così contenere il costo delle rette richieste agli utenti 
Ben 187 posti in più e nove asili paritari che si aggiungono alla lista dei “convenzionati” con Palazzo Moroni. La giunta Giordani ha dato il via libera al provvedimento promosso dall’assessore alle politiche scolastiche Cristina Piva, con cui sono stati rinnovati gli accordi con le scuole dell’infanzia paritarie già associate, ma stanziando 2 milioni 438 mila euro di contributi (relativi all’anno scolastico 2017-2018) è riuscita anche ad ammettere altre 9 strutture alla convenzione, aumentando così i posti per i bambini da 403 a 590 (il 31,7% in più). L’obiettivo è quello di mettere a disposizione delle famiglie un’offerta più ampia tra asili nido e scuole per l’infanzia (0-6 anni), in grado di rispondere anche alle differenti sensibilità che emergono dal tessuto sociale.


Le nuove scuole ammesse sono: “La casa delle fate”, il micronido “Il Mulino a vento”, l’asilo nido “Il Girotondo”, il micronido “Gatto Silvestro”, il micronido “Biribò”, l’asilo nido “La casa delle fate”, il micronido “Grisù”, il micronido “Samarcanda” e il centro infanzia “Terra dei piccoli” per la sezione di asilo nido. Gli enti gestori di queste strutture vanno ad aggiungersi a quelli che già da anni hanno visto stipulate, e più volte rinnovate, convenzioni di durata triennale e annuale. Parliamo di Fism (Federazione Italiana Scuole Materne), che rappresenta 29 scuole dell’infanzia e 6 nidi integrati, Spes (Servizi alla persona educativi e sociali) che gestisce 7 scuole dell’infanzia e altrettanti asili nido, e poi le parrocchie di San Clemente a Granze di Camin, San Pio X, San Michele Arcangelo, Beata Vergine della Salute e la Casa Secolare delle Dimesse, amministratori di 5 scuole dell’infanzia (aderenti Fism), che operano in locali del Comune e l’associazione Steiner Waldorf con la Coop Terr. A, che gestiscono una scuola dell’infanzia e un centro infanzia. Con un maggior numero di posti, anche la spesa che il Comune ha stanziato è aumentata di circa 230 mila euro rispetto all’anno scolastico 2016-2017. I contributi erogati permetteranno alle strutture convenzionate di contenere il costo delle rette richieste agli utenti, che altrimenti sarebbero molto più elevate. L’erogazione dei contributi è calcolata per gli asili nido in base al numero di posti messi a disposizione di cittadini residenti a Padova, per le scuole dell’infanzia al numero di sezioni attivate, fatte salvo le riduzioni per gli iscritti non residenti a Padova, ma tenendo conto delle spese sostenute per l’attivazione dei centri estivi e per il sostegno ai bambini disabili.


Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova