Ampliamento Lando il no del Comune Verso il ricorso al Tar

CAMIN. L’iper Lando chiede di spostare il supermercato di corso Stati Uniti nell’area a fianco, quella dell’ex Sangati. Ma il Comune dice no. E probabilmente la vicenda finirà sul tavolo dei giudici amministrativi del Tar. Ieri mattina infatti l’ennesima riunione a Palazzo Moroni è finita con una fumata nera. L’amministrazione è rimasta ferma nella posizione del diniego, perché in zona industriale non è possibile aprire nuovi supermercati: il piano urbanistico non li prevede. Ma la vicenda è più complessa.
Trasloco negato
Risale all’estate del 2018, infatti, la richiesta della società che fa riferimento alla famiglia Lando. L’obiettivo è spostare il supermercato di appena qualche metro a ovest, nella grande area a fianco che era del gruppo Sangati-Berga finito in liquidazione. Un’area acquistata nel 2010, assieme all’impegno di riassumere 30 lavoratori dell’ex azienda produttrice di macchine molitrici.
In progetto c’è la realizzazione di un supermercato moderna magari con un formato più ridotto (come si usa ormai per gli spazi della grande distribuzione) ma accompagnato anche da un centro logistico che possa essere a servizio di tutti i punti vendita del gruppo Lando. Al posto dell’attuale supermercato l’intenzione è quella di realizzare un altro spazio commerciale, destinato però ai grandi materiali per l’edilizia, in conformità alle previsioni urbanistiche che in zona industriale prevedono solo l’apertura di commercio all’ingrosso o di beni ad ampia necessità di spazio (come appunto il materiale da costruzione o le concessionarie di automobili).
Un no contestato
Il no dell’amministrazione è però arrivato sempre sulla base delle norme di regolazione del territorio. Il trasloco del Lando infatti viene considerato comunque come l’apertura di un nuovo supermercato, vietata appunto dal piano regolatore.
Ieri mattina, nell’ufficio del sindaco Sergio Giordani, si sono riuniti i rappresentanti di Lando con i loro legali e consulenti, assieme ai tecnici del Comune. Ma la situazione di stallo non si è risolta. E, a questo punto, è molto probabile che la vicenda finirà con un ricorso al Tar: saranno i giudici a decidere chi ha ragione.
Già l’apertura del supermercato Lando, nell’ottobre del 1997, è stata autorizzata solo dopo una sentenza del Tar. All’epoca fu poi firmata un’ordinanza di chiusura che porto i 50 dipendenti a sfilare davanti al municipio contro l’allora amministrazione. Una storia che ha origini antichi: da quando Artemio Lando (imprenditore che inizio negli anni ’70 con un piccolo esercizio a Sant’Angelo di Piove) acquistò, nel 1989, il capannone ex Carraro. —
Claudio Malfitano
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