Andric, diplomatico Nobel

A Treviso un’esposizione sulla vita dello scrittore nel 50° del Premio

TREVISO. «Infelice come tutti gli artisti. Ambizioso. Sensibile. In breve: ha futuro».Così i contemporanei vedevano Ivo Andric nel 1921. La profezia si avverò quarant'anni dopo, quando gli fu assegnato il Nobel per la Letteratura. Al centro dell'attenzione dell'Accademia, nel 1961, fu il libro Il ponte sulla Drina, uno dei tanti vaticini di questo scrittore, diplomatico e uomo di cultura di respiro internazionale, d'origine bosniaca ma di bandiera serbo-jugoslava. Pensando a quel... ponte, non può non venire in mente, per associazione di idee, il bombardamento e la distruzione di quellodi Mostar e tutte le vicende successive, sfociate nello sbriciolamento della Jugoslavia. Andric non ha scritto solo Na Drini Cuprija, non fu solo scrittore, ma anche traduttore e diplomatico, con una confidenza con le lingue che gli facilitò non poco entrambi i ruoli. Ed è al "doppio Andric" che è dedicata la mostra ospitata, dal 2 al 9 luglio, allo Spazio Paraggi di Treviso. La rassegna, allestita dal Museo della Città di Belgrado in collaborazione con il ministero della Cultura serbo, in concomitanza con il 50° del conferimento del Nobel, sarà inaugurata dall'ambasciatore della repubblica di Serbia Hana Hrustanovic e ha già fatto sosta _ dopo Belgrado _ in altre due città in cui Andric lavorò come diplomatico: Vienna e Trieste. Proseguirà poi per Roma e il Vaticano. Racconta i due ruoli: quello più famoso dello scrittore e quello del diplomatico negli uffici consolari del Regno di Serbi, Croati e Sloveni (e poi del Regno della Jugoslavia) in Vaticano, Bucarest, Trieste, Gratz, Marsiglia, Parigi, Madrid, Bruxelles, Ginevra e Berlino, città in cui Andric trovò ispirazione per le sue opere.

Nei venti pannelli che saranno esposti a Treviso è rappresentata la sua vita, corredata dalle immagini delle città nelle quali ha vissuto, della sua vita privata, di documenti, manoscritti e oggetti personali. L’esposizione è cronologica e itinerante e viene allestita nei Paesi in cui Andric ha prestato il suo servizio diplomatico. L’allestimento della rassegna è stato realizzato grazie al Consolato onorario della Repubblica di Serbia per il Veneto.

Antonio Frigo

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