Comprata all’asta solo due anni fa, Villa Arca del Santo di nuovo in vendita
Anguillara, per tre secoli è stata il simbolo del potere temporale della Basilica di Sant’Antonio. Inaspettata la decisione comunicata dalla Fondazione Scarparo Noi Per Voi. Solo dieci giorni fa doveva diventare centro d’accoglienza, ora cambia tutto
Colpo di scena per la Villa Arca del Santo: lo storico complesso torna sul mercato e viene messo in vendita dalla Fondazione Scarparo Noi Per Voi che lo aveva comprato all’asta appena due anni fa.
L’annuncio è comparso a sorpresa sui canali dell’Onlus di Anguillara: «La Fondazione Scarparo ha deciso di mettere in vendita la splendida Villa Arca del Santo» si legge nell’annuncio «restaurata e pronta per essere ammirata in tutto il suo fascino. Un luogo unico e ricco di storia».
Una decisione che nella piccola Anguillara sta già facendo discutere e che apre un nuovo capitolo della tormentata storia dell’edificio, al quale è annesso anche l’oratorio di Sant’Antonio.
Due anni fa, a sorpresa, la Fondazione guidata da Anna Maria Scarparo si aggiudicò la villa all’asta per 276.500 euro e ne entrò in possesso dopo che il Comune rinunciò al diritto di prelazione. Un’operazione che valse a Scarparo numerose attestazioni di stima.
«È un sogno a lungo inseguito che finalmente si realizza» dichiarò Scarparo all’epoca «da anni speravo che prima o poi la Villa Arca del Santo ritornasse alla nostra comunità dopo decenni di traversie e di difficoltà. Da tempo ci pensavamo e abbiamo messo a punto un progetto sociale da realizzare negli spazi della Villa, che torna così a disposizione di Anguillara. Abbiamo fatto tutto da soli, con le nostre risorse, senza ricevere contributi pubblici, ora però avremo bisogno di una mano da chi intende sostenerci».
Uno dei primi provvedimenti fu la consegna delle chiavi dell’Oratorio al parroco poi l’organizzazione di alcuni eventi, in particolare nelle ricorrenze di Sant’Antonio.
Appena dieci giorni fa la Fondazione aveva pubblicato la foto di un dipinto realizzato in villa accompagnato da queste parole: «Nella splendida cornice della Villa Arca del Santo, che presto diventerà un nuovo centro di accoglienza per i nostri ospiti, si sta dipingendo non solo un’opera d’arte, ma anche il futuro di tante persone. Presto questi spazi saranno pieni di vita, sorrisi e nuove opportunità».
Poi l’improvviso cambio di rotta e l’annuncio inaspettato. Per oltre tre secoli la Villa alle porte del paese è stata il simbolo del potere temporale della Basilica di Sant’Antonio di Padova, che attraverso la Veneranda Arca del Santo amministrò migliaia di campi ad Anguillara.
Nel 1994 l’intero complesso venne venduto per 1,8 miliardi di lire dai proprietari di allora, i fratelli Luigino ed Emilio Domenico Balzarini, due facoltosi commercianti bresciani, a don Francesco Zerbetto che agiva su incarico del Centro Padovano di Accoglienza. Ma qualche anno dopo arrivò il fallimento e la villa venne messa all’asta, ma ci vollero più di vent’anni per venderla. Nel 2022 il nuovo tentativo d’asta partì da 490 mila euro per poi scendere ai 276.500 pagati dalla Fondazione Scarparo.
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