Anno Accademico, Giannini: premiare università migliori

La ministra alla cerimonia al Bo: "Finanziamenti triennali anziché annuali". Boicottata dagli studenti dell'Udu perché sostiene le scuole private e il bonus maturità
BARSOTTI - MINISTRO STEFANIA GIANNINI AL BO PER ANNO ACCADEMICO
BARSOTTI - MINISTRO STEFANIA GIANNINI AL BO PER ANNO ACCADEMICO

PADOVA. Il ministro della pubblica istruzione Stefania Giannini partecipa all’inaugurazione del 792esimo Anno accademico dell’Università di Padova. La cerimonia ha avuto inizio alle ore 16 nella sede del Bo.

«Siamo qui per incoraggiare l'Università di Padova e tutti gli altri atenei», ha esordito la ministra. Tra i problemi dell'università ci sono «i soldi, che servono per premiare chi lavora meglio però serve anche una visione che metta la premialità al centro del meccanismo dei finanziamenti». «E poi - ha continuato - sarebbe molto importante riuscire finalmente a dare certezza agli atenei sui finanziamenti che avranno, pochi o tanti che siano. E certezza sui termini, cioè che non siano di un anno ma di tre anni perchè a loro si chiede una programmazione triennale. Riuscire a fare questo non dico sia un miracolo ma un'operazione complessa per cui dobbiamo assumerci l'impegno».

Ad accogliere la ministra anche un gruppo di studenti dell’Udu che hanno deciso poi di boicottare l’evento in polemica proprio con l’esponente del governo: «Il ministro Giannini dal giorno del suo insediamento non ha fatto mistero della sua visione della pubblica istruzione, ribadita anche nelle sue visite odierne all'ENAIP di Padova e ad un altro istituto paritario: non vi è differenza fra stato e privati nel fornire istruzione e questi ultimi vanno sostenuti direttamente dallo stato stesso. Il ministro si è poi dichiarata favorevole al ritorno del bonus maturità per i test di accesso al numero chiuso ed in generale a favore di un'università con forti sbarramenti all'entrata. Come se non bastasse tutto ciò per definire la distanza delle posizioni della Giannini da quelle che come rappresentanti portiamo avanti nella nostra azione quotidiana, si è anche aggiunta la sua assenza non giustificata, nonostante formale invito, presso il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari dove avrebbe dovuto presentare le sue linee di azione davanti al massimo organo nazionale di rappresentanza studentesca, ascoltandone le proposte».

«Come Unione degli Universitari di Padova abbiamo quindi deciso, con profondo dispiacere, di non prendere parte con i nostri rappresentanti alla cerimonia di inaugurazione e di fare un presidio all'esterno del Palazzo del Bo in cui esporremo le nostre visioni sull'università».

«Non possiamo infatti accettare di veder trasformata l'inaugurazione di un nuovo anno accademico del nostro ateneo nell'ennesima passerella di chi continua ad evitare il confronto con gli studenti e che non crede veramente nel valore dell'istruzione pubblica del nostro paese, privilegiando gli istituti privati e la loro parificazione».

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