Antico casale distrutto dal rogo scoppiato di notte nel fienile

MONTEGALDELLA. Non è rimasta che la cenere di un antico casolare bruciato nella notte tra domenica e lunedì. Verso le 23 le fiamme si sono sprigionate da un fienile: alte fino a 15 metri, visibili a chilometri di distanza, hanno divorato le balle di paglia stipate fino al tetto dell’antico casale disabitato da decenni. Sotto l’ampio porticato i proprietari, i fratelli Bruno e Donatella Palma, avevano un deposito e un magazzino per il fieno invernale. Chiara Palma, cugina dei proprietari, abita a una trentina di metri dal casolare: «Nel silenzio della notte ho sentito dapprima dei piccoli scoppi, poi un boato. Il tempo di uscire di casa e trovarmi davanti agli occhi una colonna di fuoco e fumo. Sono stati attimi di smarrimento e paura, perché non capivo cosa stesse accadendo. Davanti a me un bagliore accecante». A confermare che si tratta di autocombustione i vigili del fuoco di Abano, Schio, Vicenza e Thiene occupati fino all’alba nello spegnimento dell’incendio, impedendo che il fuoco danneggiasse la vicina casa in corso di ristrutturazione. Notte agitata per tutto il paese, con una decina di mezzi di spegnimento, carabinieri, protezione civile e sindaco arrivati sul posto per seguire le operazioni e mettere in sicurezza l’area, con la chiusura pressoché immediata della strada che collega Montegaldella a Bastia da parte del sindaco Paolo Dainese, che ha chiesto ora di verificare la statica del muro perimetrale e quello di testa che lambisce il ciglio stradale che dovrà essere ancorato con apposite impalcature. Solo all’alba si sono visti i reali danni al fabbricato, mostratosi alla luce come uno scheletro incenerito tetro.
Antonio Gregolin
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova