Antonella e Stefania, spose a Vigonza
VIGONZA. Matrimonio civile sabato in comune, è il secondo a Vigonza. Che si dimostra una città aperta e priva di pregiudizi nonostante le sue sette parrocchie dislocate in ogni frazione del territorio. È comunque un vincolo contemplato per legge che comporta solo il riconoscimento di alcuni diritti e doveri. A sposarsi saranno Antonella Dossi e Stefania Masin.
Antonella ha 42 anni, Stefania 34. Stefania è farmacista, Antonella impiegata. Entrambe lavorano nella grande distribuzione a Padova e a Mestre e si sono conosciute proprio nell’ambito lavorativo. Abitano da un pochissimi anni a Peraga, nel quartiere nuovo, si conoscono da più di 15 e convivono da 10. «Sarà una cerimonia semplice e riservata» rivela anticipatamente Antonella «perché la festa vera e propria si svolgerà a Stigliano».
Stefania e Antonella sono in armonia con le loro famiglie e i loro amici. Ora è arrivato il momento di regolarizzare la loro convivenza di coppia del medesimo genere così come previsto dalla legge del 20 maggio 2016, cosiddetta Cirinnà. A leggere la formula prevista sarà il sindaco Nunzio Tacchetto; è il terzultimo matrimonio che il sindaco celebrerà in quanto il suo mandato termina la domenica successiva. Per Vigonza si tratta della prima unione civile fra donne.
«Siamo contente di rompere un tabù, Vigonza è una città dove siamo state accolte, ci piace stare qui» dichiara Antonella. Ma non è la prima unione civile che si celebra. Nel dicembre 2016 si sono uniti civilmente Nicola Salandin, 42 anni, e Marco Zara, 39. Entrambi sono stati accompagnati dai genitori. La loro è stata una cerimonia sfarzosa rallegrata dal coro gospel di cui fanno parte. E, come un matrimonio tradizionale, gli amici avevano affisso frecce rosse e volantini beneauguranti sui pali del percorso per giungere al Castello.
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