Antonianum, la chiesa diventerà uno spazio per teatro o musica

«Inseriremo questo spazio nel circuito culturale padovano, come spazio per rappresentazioni teatrali o per concerti di musica da camera». Parla dell’ex chiesa (oggi sconsacrata) del complesso dell’Antonianum l’assessore alla cultura Andrea Colasio. Mercoledì scorso in un sopralluogo negli spazi da poco tornati in mano al Comune come oneri di urbanizzazione per la trasformazione dell’ex collegio in un residence di lusso, l’assessore ha immaginato un potenziale futuro per un posto piuttosto evocativo. E che è nei ricordi di molti padovani.

«All’Antonianum si è formata buona parte della classe dirigente padovana – racconta Colasio – È normale che l’amministrazione sia interessata a lasciare un segno di una presenza culturale in questo posto. Tanto più che qui c’era il vecchio teatro, che purtroppo è stato trasformato in garage».

Dunque nei prossimi mesi si penserà a un progetto definitivo e poi esecutivo. Quindi potranno iniziare i lavori di restauro dell’ex chiesa che però è vincolata dalla Soprintendenza.

«È tutto sottoposto a tutela, non possiamo portare i mobili fuori da qui – racconta ancora l’assessore – Per cui dovremo valutare bene quale potrà essere il futuro uso dell’ex chiesa».

Il più probabile utilizzo del grande spazio della navata è quello di un posto per rappresentazioni teatrali, affidandolo a un’associazione che ne curi la gestione. Oppure un luogo dedicato alla musica da camera, che potrebbe essere utile al panorama musicale padovano.

Il complesso dell’Antonianum è storico: la prima pietra fu collocata il 5 settembre 1905 e il progetto fu affidato all’architetto Gino Peressutti. Per decenni è stata quindi la casa dei gesuiti padovani, finché nei primi anni 2000 è arrivata la decisione di vendere l’edificio per trasferirsi in centro.

L’ex collegio ha una superficie complessiva lorda di circa 11.500 metri quadri e un giardino storico di circa 3 mila. —

C.MAL.

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova