Anziana scippata della borsa mentre carica la spesa in auto all’Arcella
E’ successo nel piazzale del supermercato Aldi: un uomo in bici le ha sfilato la borsa dal carrello. L’appello dell’ottantacinquenne: «Restituitemi almeno i documenti»

Un uomo sfreccia in bici e le strappa la borsa mentre sta caricando la spesa in macchina. È successo nel parcheggio dell’Aldi di via Viotti all’Arcella. Vittima del blitz un’anziana che vive da sempre nel quartiere. E che – in un misto di indignazione, dolore e rabbia – scandisce la sua protesta: «Trovo che sia uno sconcio terribile questa guerra fra poveri».
Giovedì 20 febbraio, intorno alle 11.30, la donna, 85 anni portati con piglio ed energia, era andata al supermercato. Ha girato per gli scaffali, ha preso le sue cose, le ha caricate sul carrello, ha pagato, poi è uscita e si è avvicinata alla sua vettura. Un’operazione eseguita chissà quante volte, nella più completa serenità.
Ma giovedì qualcosa è andato storto. «Sono stata vittima di uno scippo. Stavo caricando i sacchetti della spesa in macchina, quando un uomo in bicicletta mi si è avvicinato, si è messo al mio fianco, ha sfilato la borsa dal carrello ed è volato via. Ho avuto un trauma terribile, uno spavento enorme».
Immediato l’allarme: «Alcune persone sono venute in mio soccorso, c’è chi mi ha tranquillizzato, chi ha chiamato i carabinieri, nel giro di un quarto d’ora è arrivata una pattuglia». Ora è caccia al responsabile: il parcheggio dell’Aldi non ha un sistema di sorveglianza ma c’è una telecamera all’altezza delle casse che potrebbe aver ripreso – se non tutta la scena dello scippo – perlomeno il rapinatore che fugge.
L’85enne ha sporto denuncia: «Vorrei tanto ritrovare i documenti, è stato un danno economico e pratico, ma anche morale. I carabinieri mi hanno chiesto se volevo essere accompagnata in ospedale. Ho preferito venire al comando dei carabinieri a denunciare lo sconcio terribile di questa guerra fra i poveri, ho aspettato tre ore perché erano particolarmente indaffarati e poi ho sporto denuncia, sono stati bravissimi e cortesi».
Difficile farsi scivolare via l’accaduto: «Me ne sono capitate tante nella vita, ora mi pesa dover recuperare documenti, denaro, avevo 100 euro in borsa, e bancomat, patente, tessera sanitaria, abbonamenti vari, compreso quello dell’autobus. Abito da tutta la vita all’Arcella, questa vicenda mi fa sentire più insicura e mi fa male, perché io ho fiducia nelle persone e sono compassionevole per chi è in condizioni disperate». —
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