Anziani contadini a rischio povertà

VO’. Più di 300 agricoltori “senior” arrivati in pullman da ogni angolo del Padovano, hanno partecipato ieri mattina a Vo’ Vecchio alla giornata provinciale del pensionato. Il tradizionale appuntamento annuale promosso da Coldiretti Federpensionati di Padova che conta circa 12 mila iscritti. Gente dalle mani rozze e dalla faccia scolpita dalla fatica del lavoro della terra, quella arrivata ai piedi degli Euganei in una mattinata nebbiosa. Il raduno è iniziato alle 11 con la messa nella chiesa intitolata a San Lorenzo Martire presieduta dal vescovo di Padova don Claudio Cipolla. Il prelato nel salutare gli agricoltori ha ricordato le sue origine contadine. «Sono nato in riva al Mincio e mio nonno faceva parte della vostra organizzazione», ha esordito «Ricordo che gli agricoltori della provincia di Mantova hanno aiutato la crescita dell’agricoltura e della zootecnia nella provincia di Banja Luka, in Bosnia. Sono uno di voi, siamo cresciuti lavorando la terra». All’offertorio i pensionati padovani hanno portato sull’altare una cesta con i prodotti di stagione: patate, zucche, mele cotogne, radicchio di Maserà e vino. Terminata la messa, dopo la lettura della preghiera del “Pensionato Coldiretti”, il folto gruppo capeggiato dl presidente dell’associazione, Resio Veronese, si è trasferito alla trattoria “Da Berto” di Boccon per il pranzo. Alla manifestazione di ieri erano presenti anche i vertici nazionali di Coldiretti Federpensionati. «Oggi è una giornata di festa, ma non possiamo dimenticare i problemi con i quali devono fare i conti quotidianamente i nostri affiliati» ha affermato il segretario generale Danilo Elia «Le nostre pensioni superano di poco i 500 euro e con l’allungarsi dell’età media i problemi maggiori vengono dalla sanità e dall’assistenza. I nostri pensionati, anche se hanno risparmiato per tutta la vita, con queste misere pensioni rischiano di trascorrere gli ultimi anni nell’incertezza».