Un appello in meno al, gli studenti: «Fa male al nostro benessere psicologico»

La protesta dell’Udu contro la decisione della Scuola di Scienze Umane: «Così aumentano lo stress per gli studenti, Mapelli ci ripensi»

Gli studenti dell’Udu tornano a mobilitarsi contro la decisione della Scuola di Scienze Umane di ridurre il numero degli appelli d’esame, eliminandone uno in corso d’anno: «Una scelta che penalizza gravemente la comunità studentesca e che dimostra, ancora una volta, la scarsa attenzione dell’Ateneo e della Scuola verso le necessità reali degli studenti», secondo l’associazione. «Da settimane – dichiara Marco Nimis, rappresentante della Scuola di Scienze Umane e senatore accademico – abbiamo tentato di avviare un dialogo con i dipartimenti per trovare una soluzione. Abbiamo raccolto le firme di tutti i rappresentanti di corso e proposto alternative valide, ma le nostre richieste sono state completamente ignorate».

Aumenta il carico di stress

L’Udu sottolinea come questa decisione contrasti con le dichiarazioni dell’ateneo riguardo il benessere psicologico degli studenti: «Si parla tanto di tutela della salute mentale – aggiunge Francesca Platini, rappresentante della Scuola di Scienze Umane – e poi si prendono provvedimenti che aumentano la pressione sugli studenti, riducendo le opportunità di sostenere gli esami e aggravando il carico di stress». Per protestare contro questa scelta inaccettabile, gli studenti dell’Udu hanno affisso uno striscione davanti al complesso del Maldura e esposto cartelli raffiguranti la rettrice Daniela Mapelli e il presidente della Scuola Fabio Grigenti. Entrambi, durante le loro campagne elettorali, avevano promesso un aumento del numero degli appelli, ma non solo non hanno mantenuto la parola data, bensì stanno andando nella direzione opposta, come dimostra il caso della Scuola di Scienze Umane.

Sorpresi anche i prof

La decisione sorprende non solo gli studenti ma anche alcuni docenti del corso di filosofia, da cui proviene lo stesso Grigenti, che in passato si sono sempre detti favorevoli ai sei appelli e alle modalità con cui ormai da anni si svolgono le sessioni d'esame all'interno della Scuola di Scienze Umane. «La responsabilità di questa situazione è sia della Scuola sia dell’Ateneo – afferma con fermezza Domenico Amico, coordinatore dell’Udu – ed è inaccettabile che si continui a colpire gli studenti, ignorando le loro esigenze e negando loro un diritto fondamentale come la possibilità di sostenere gli esami in modo adeguato. Continueremo a mobilitarci fino a quando questa scelta non verrà ritirata».

Parte la raccolta firme

E’ stata lanciata una raccolta firme diffusa agli studenti per dare maggiore forza alla protesta e dimostrare quanto questa decisione sia avversata dalla comunità studentesca. Mercoledì si terrà il Consiglio di scuola, e auspichiamo che la presidenza abbia il buon senso di rettificare le comunicazioni precedenti, confermare il mantenimento degli appelli e avviare tavoli di costruzione di soluzioni per l’anno prossimo.

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