Apre all'Arcella nell’ex «Pachuca» la palestra per lo skateboard

In via Bernina 18, all’Arcella, il nuovo impianto di skateboard, realizzato nei locali dove c’era l’ex discoteca Pachuca. L'inaugurazione con il sindaco "reggente" Rossi

ARCELLA. È già operativo in via Bernina 18, all’Arcella, il nuovo impianto di skateboard, realizzato nei locali dove c’era l’ex discoteca Pachuca. La nuova palestra, riservata agli skaters, è stata inaugurata, formalmente, con una cerimonia, organizzata in pompa magna, alla quale hanno partecipato anche il sindaco reggente, Ivo Rossi e gli assessori Umberto Zampieri (sport) e Andrea Micalizzi (verde pubblico). Presente anche il senatore Antonio De Poli dell'Udc.

La società, che gestisce quello che è il più grande impianto di skate nel Nordest, è stata chiamata Saint VI ed è guidata, essenzialmente, da tre giovani: Martina Romito, figlia di Norino, presidente storico dell’associazione Mappaluna, Alberto Capisani, progettista della nuova pista al coperto e Marcello Pettenuzzo.

Il progetto di realizzare uno skateboard in città è nato il giorno dopo in cui, alla Stanga, furono portati in caserma dai carabinieri due ragazzi che, pur di giocare per un po’ di tempo con i loro skaters, avevano spostato alcuni jersey nei pressi del piazzale Biri. E cosi un gruppo di giovani, supportati essenzialmente da Norino Romito e con il pieno assenso del Comune e del proprietario dei muri dell’ex Pachuca, Lorenzo Funghi, si è subito rimboccato le maniche e ha iniziato a realizzare l’impianto attuale. La «Saint VI» ha già cento associati. La palestra è aperta, dal lunedì al venerdì, dalle quattordici a mezzanotte ed al sabato ed alla domenica dalle dieci in poi. Le esercitazioni vengono praticate anche da persone di quarant’anni, che arrivano persino da Verona e Brescia. Nelle prossime settimane la nuova struttura ludico-sportiva sarà dotata anche di un bar e di un mini-ristorante, che sarà gestito dai volontari dell’associazione Mappaluna.

«È un impianto di cui a Padova si sentiva la mancanza», spiega Romito senior, «finalmente una struttura valida che toglierà dalla strada tutti quei giovani che hanno la passione della tavoletta con le rotelle, E in alcuni casi procura non pochi fastidi ai passanti che incrociano i ragazzi appassionati di questo sport che, probabilmente, sarà inserito anche nei prossimi giochi olimpici».

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