PADOVA. Il primo negozio in città riservato alla vendita dei derivati della cannabis “light” aprirà, nella prima settimana di marzo, in via Cesare Battisti 70. Lo gestirà Luigi Artiano, di origini napoletane, un giovane residente a Noventa assieme al papà, che si è diplomato in grafica pubblicitaria all’istituto Giovanni Valle e che ha frequentato a lungo in Olanda una scuola-college specializzata in produzione e commercializzazione di cannabis medicinale.
Naturalmente tali derivati dalla cannabis non hanno nulla a che fare con la marijuana, proibita dalle leggi vigenti: nel negozio di Borgo Altinate saranno posti in vendita solo ed esclusivamente derivati di cannabis con un principio attivo (Thc, delta-9-tetraidrocannabinolo) minore dello 0.2 per cento (il limite di legge è 0.6 per cento). Dunque niente sballo solo, testimonia chi ne fa uso, un lieve effetto rilassante.
E’ la presenza di una bassa percentuale di Thc la condizione di legge per la libera vendita, mentre la cannabis terapeutica con principi attivi alti può essere venduta solamente in farmacia presentando ricetta medica “bianca”. Il Veneto riconosce la possibilità di fornire gratuitamente la cannabis ad uso terapeutico.
Parlando sempre di principio attivo, giusto per tracciare dei confini, le sostanze che venivano fumate negli anni Sessanta e Settanta contenevano tra il 2 e il 4 per cento di Thc, mentre le erbe moderne più potenti, come la skunk, superano il 20 per cento. Tornando al negozio che sta per aprire in via Battisti, venderà prodotti in piena conformità con la legge specifica approvata, una prima volta, nel 2007 su proposta del ministro Livia Turco e della legge regionale del Veneto, approvata nel 2102.
«Non a caso abbiamo deciso di collaborare sia con un’azienda agricola del settore, che si trova in provincia di Padova, esattamente a Maserà e sia con una farmacia aperta da anni in un quartiere della città» spiega Luigi Artiano. «In pratica commercializzeremo gli olii, gli estratti ed anche le altre componenti positive della canapa-cannabis che, come già hanno dimostrato gli esperti del settore in tutto il mondo, hanno a che fare con le terapie più efficaci per combattere i dolori mestruali e cervicali, gli effetti del morbo di Parkinson e dell’arteriosclerosi e di tante altre malattie».
Il negozio di via Cesare Battisti 70 sarà il primo nel settore cannabis e dintorni. Ne è già previsto un altro, ma non si sa ancora dove. In questo secondo caso ad aprire sarà, in franchising, il titolare del negozio già aperto a Vicenza, in via Gorizia.
Uno shop della catena Cannabis Store Amsterdam che quindici giorni fa aveva aperto un punto vendita anche in pieno centro a Venezia e subito era stato chiuso dopo il controllo che aveva fatto sèguito ad un esposto. Una chiusura temporanea, non è stato trovato nulla di irregolare relativamente a principi attivi e dintorni, solo piccoli problemi natura commerciale e igienico-sanitario. Nel giro di pochi giorni il negozio è stato riaperto.
Gli shop del francising Cannabis Store Amsterdam commercializzano soltanto gadget e prodotti dolciari (muffin, té, biscotti, lecca-lecca) legati alla cannabis ma con un principio attivo (psicoptropo) bassissimo, insomma non “sballano”. Una filosofia diversa da quella del negozio padovano di via Battisti mirato invece a prodotti “medicinali” derivati dalla cannabis light non a gadget. Dunque pomate per problemi cutanei, olii di canapa mescolati ad altri ingredienti, unguenti per massaggi, infiorescenze in vasetti di vetro da fumare o per fare tisane ma senza sballo.