Aps Holding, Fs BusItalia e Actv: la fusione è vicina

Le trattative tra i rappresentanti della municipalizzata di Padova, Aps Holding spa, Fs-BusItalia (ex Sita), la società oggi di proprietà delle Ferrovie dello Stato che ha in concessione sia il trasporto pubblico nella provincia di Padova che quello urbano ed extraurbano di Rovigo e l’Actv, di Venezia, oggi nelle mani del Comune e della Provincia lagunare, sono arrivate al capolinea. Come è stato stabilito nell’incontro sindacale, che si è tenuto il 29 dicembre nell’ufficio del vice-sindaco, Ivo Rossi, già entro il prossimo 15 gennaio dovrà essere firmato un protocollo d’intenti tra le tre aziende venete coinvolte nel processo di fusione. Il percorso per arrivare ad una futura azienda unica tra Padova e Venezia, ma con l’obiettivo di aggregare anche l’intero Polesine, compreso il capoluogo, prevede, entro la fine di giugno, prima l’accorpamento tra Aps Holding e Fs-BusItalia e, subito dopo, ossia entro il prossimo dicembre, anche la fusione con l’Actv. La nuova azienda di trasporto pubblico locale che nascerà nella zona sudest del Veneto Orientale avrà circa 2.200 occupati e, dal punto di vista finanziario, potrà poggiare su bei numeri complessivi in grado di reggere saldamente anche alla concorrenza spietata dei colossi stranieri (ad esempio della società inglese Arriva e di quella francese Ratp) nel momento in cui, a fine anno, la Regione pubblicherà il bando di gara internazionale per l’assegnazione delle nuove concessioni del Tpl. Nell’incontro a Palazzo Moroni erano presenti anche il segretario regionale della Filt, Ilario Simonaggio ed i tre segretari provinciali padovani, Andrea Castagna (Cgil), Gregorio Loreggian (Cisl) e Nello Cum( Uil). «La riunione davanti ad Ivo Rossi ha rappresentato una delle tappe finali dei tanti incontri, sindacali e non, che ci sono stati, negli ultimi mesi, tra Zanonato, Orsoni, Levorato, Panettoni ed i dirigenti tecnici delle tre aziende in procinto di aggregarsi» dice Simonaggio « Il dado è tratto. Il protocollo d’intenti sarà firmato entro due settimane. Gli advisor per valutare i rispettivi patrimoni saranno nominati al più presto. Naturalmente, dopo che le aziende presenteranno ai sindacati i rispettivi piani industriali, che dovranno garantire innanzitutto gli attuali livelli sia retributivi che occupazionali, sarà firmato un unico accordo sindacale. A tale proposito da sempre la Cgil ribadisce che la fusione si dovrà fare mettendoci dentro anche il trasporto su acqua.
Felice Paduano
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