Aps, Rossi presidente Bitonci: giù gli stipendi

Ieri il rinnovo del cda, al vertice un commercialista: «Ora sistemerò i conti» Vice il costituzionalista Mazzarolli, dentro anche il candidato sindaco di Curtarolo
Di Felice Paduano
MILANESI - RIUNIONE GRUPPO APS HOLDING CON IVO ROSSI
MILANESI - RIUNIONE GRUPPO APS HOLDING CON IVO ROSSI

Il nuovo presidente di Aps Holding Spa è Paolo Rossi. Sostituisce Amedeo Levorato, rimasto alla guida della municipalizzata del trasporto pubblico locale negli ultimi sette anni.

Il nuovo Cda

Paolo Rossi, 51 anni, celibe, è un commercialista, si è diplomato all’Itc Calvi ed è laureato in giurisprudenza. Residente a Selvazzano Dentro, ha uno studio professionale, che si trova in via dei Livello 56, a pochi passi dal teatro Verdi. Dal suo curriculum emerge che è revisore dei conti in due enti locali e in otto società private. Il sindaco Massimo Bitonci che ieri mattina ha presieduto l’assemblea dei soci dell’Aps negli uffici della Guizza, ha anche già provveduto a nominare il vicepresidente e gli altri consiglieri del Cda. Se il nuovo presidente è una persona quasi sconosciuto ai più, il numero due del consiglio di amministrazione, invece, è molto noto e apprezzato nell’ambiente universitario. Si tratta di Ludovico Mazzarolli, padovano, esperto di diritto amministrativo e problematiche costituzionali, attualmente vicepreside della facoltà di giurisprudenza all’Università di Udine, già impiegato da Zaia a suo tempo nel gruppo di lavoro sul federalismo. Tra i nomi nuovi anche Andrea Ostellari, avvocato, 40 anni, nato a Campo San Martino, candidato sindaco alle ultime comunali a Curtarolo in una lista civica che faceva riferimento alla Lega e al centrodestra. Ha lo studio in via San Biagio. Gli ultimi due amministratori nominati sono dipendenti del Comune, Maria Pia Bergamaschi, caposettore dei Tributi, già presente nel Cda guidato da Levorato e Silvia Greguolo, 45 anni, responsabile dell’Ufficio delibere. Nel precedente Cda i dipendenti comunali erano Daniele Agostini, caposettore della mobilità e Manuela Mazzuccato, dell’Ufficio demografico.

Direttive e obiettivi

Innanzitutto il sindaco ha invitato i nuovi amministratori a tagliarsi lo stipendio del 10%, così come, d’altronde, era stato già deciso per il rinnovo del Cda del Maap, che, a partire da lunedì, sarà guidato dal presidente Fausto Dorio e dall’ad Giancarlo Daniele. Per questo, il presidente Rossi non guadagnerà, come Levorato, 36.000 euro lordi l’anno, ma 32.400, mentre il vice, passerà da 22.500 euro a una ventina.

Per il resto, Massimo Bitonci ha indicato ai nuovi esponenti del Cda tre obiettivi da raggiungere in tempi brevi: la revisione radicale dei conti, ereditati dal vecchio Cda e dalla precedente amministrazione comunale; il pareggio di bilancio, in modo tale da recuperare al più presto il deficit dell’ultimo consolidato che ha raggiunto quota 3.900.000 euro. Infine, ha chiesto una gestione più oculata delle aziende satellite di Aps, tra cui Telerete (informatica e servizi connessi) e Aps Advertising (pubblicità, specialmente quella sui bus e sul tram).

Il nuovo presidente

«La notizia mi è stata comunicata a mezzogiorno - commenta a caldo Paolo Rossi - mi ero organizzato per andarmi a riposare due giorni in montagna, sulle Dolomiti, in provincia di Belluno. Ma, a questo punto, non so proprio se riuscirò a partire ugualmente. Cosa penso del prestigioso incarico che il sindaco ha deciso di affidarmi? Sono un professionista che non ha mai fatto politica attiva e tanto meno ho militato in un partito. Mi ritengo un tecnico puro e, quindi, farò di tutto per mettere a posto i conti dell’Aps ed essere a totale servizio sia di quest’amministrazione comunale che dell’intera collettività padovana».

Il presidente uscente

«Il sindaco mi ha ringraziato per quello che ho fatto e io ho accettato la scelta con il massimo della serenità», commenta Amedeo Levorato, presidente uscente, «ha nominato un nuovo consiglio professionalmente qualificato. Sono stato al servizio dell’Aps e del Comune per oltre sette anni, abbiamo fatto investimenti per 55 milioni. Non lascio nessuna opera incompiuta, se non il progetto di fusione con BusItalia/Fs, che, tra l’altro, sia il sindaco che l’assessore alla mobilità, hanno già dimostrato di voler portare a compimento. È verosimile che l’operazione sia di tale interesse da non poterla lasciar gestire a un tecnico nominato da un altro partito che pure l’ha proposta, istruita e firmata. Ma per tutti arriva il momento del congedo e auguro al nuovo Cda di completare questo progetto nel più breve tempo possibile».

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