Gomme bucate a dieci auto parcheggiate in zona Arcella

Oltre dieci automobili sono state trovate la mattina presto con le gomme bucate lungo le vie Lippi, Induno, Buonarroti e nelle strade limitrofe

Felice Paduano
Le gomme bucate ad una macchina all’Arcella
Le gomme bucate ad una macchina all’Arcella

Ancora vandalismi ai danni di auto parcheggiate. Questa volta dall’Arcella. Esattamente dalle strade che si trovano nella zona compresa tra i rioni San Carlo e San Bellino. Oltre dieci automobili sono state trovate la mattina presto con le gomme bucate lungo via Lippi, Induno, Buonarroti e nelle vie limitrofe.

Un’automobilista è andata a sporgere denuncia alla caserma dei carabinieri, ma per il momento i responsabili dei vandalismi non sono ancora stati individuati. «Non è la prima volta che tra San Carlo e San Bellino avvengono episodi di danneggiamenti alle auto parcheggiate in strada», spiega la residente Rossella Salvan, che è anche vicepresidente per la minoranza della Consulta Nord.

«Probabilmente siamo davanti a una banda di giovani balordi, tra i 16 e i 18 anni, che non avendo altro da fare, a tarda serata vanno in giro a bucare le gomme delle auto in sosta. Anche una mia amica ha avuto la macchina danneggiata. In questo caso i balordi le hanno anche svitato il serbatoio e hanno portato via tutta la benzina fino alla riserva».

Negli ultimi mesi diverse zone della città sono state teatro di vandalismi sulle auto, in particolare la rottura dei finestrini per tentare di rubare qualcosa. A partire da settembre scorso si sono registrati infatti una serie di episodi che stanno iniziando a preoccupare quanti abitualmente parcheggiano i propri mezzi in strada, spesso negli spazi destinati ai residenti.

Diverse le zone della città colpite, dal Portello, con via Loredan, al rione di San Giuseppe, alle centralissime piazza Capitaniato, piazza Petrarca, via Borromeo, fino ad arrivare alla zona del Santo.

Una delle ultime auto colpite è stata quella di Andrea Galderisi, conosciuto cantautore e figlio del celebre calciatore “Nanu” Galderisi. E come spesso accade il danno non è la refurtiva ma il costo delle riparazioni. 

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