Archiviate tutte le accuse ai vigilantes fai-da-te

SOLESINO. Tutte archiviate dal Tribunale di Padova le denunce nei confronti dei promotori del comitato che alla fine del 2012 propose l’istituzione delle ronde per sorvegliare il territorio in quel momento in balia della microcriminalità. D’ufficio erano stati indagati, in concorso, per istigazione a delinquere, procurato allarme, diffusione e pubblicazione di notizie false, esagerate e tendenziose e violazione delle norme sulle riunioni aperte al pubblico. All’epoca dei fatti, con un’assemblea pubblica tenutasi in biblioteca alla presenza dell’amministrazione, di politici provinciali, e di vari rappresentanti delle forze dell’ordine, un gruppo di cittadini tentò di gettare le basi per la costituzione di un’associazione volta a controllare in maniera coordinata le zone residenziali con le cosiddette “passeggiate per la legalità”. Se ne discusse molto ma alla fine non se ne fece nulla perché servivano autorizzazioni di Comune e Prefetto che non arrivarono. Tra i promotori c’era anche Orfeo Dargenio, agente della polizia locale di Monselice. «Nonostante avessimo nostro malgrado desistito per non violare le leggi» racconta, «dopo alcuni mesi ho scoperto di essere stato denunciato dai carabinieri di Solesino per una serie di reati. Ho appreso poi che nella mia situazione si trovavano almeno altre tre persone». Ora che è arrivata l’archiviazione Dargenio non nasconde tutta la sua amarezza. «Non abbiamo fatto nulla di male» dice, «c’eravamo proposti di aiutare i nostri paesani e invece siamo stati messi sullo stesso piano dei delinquenti. A perderci, ancora una volta, sono stati gli onesti. Le persone derubate chiedevano solo un aiuto da parte dello Stato e chi ci doveva tutelare, invece di capire il generale senso di impotenza e frustrazione, si è comportato in maniera indegna denunciando penalmente chi si era fatto portavoce di quella situazione. Nessuno voleva certo farsi giustizia da sé, ma solo collaborare in maniera concreta e in buona fede con le forze dell’ordine».
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