Area B, con i costumi Pittarello punta a 10 milioni di ricavi

Dalle calzature ai costumi da bagno di alta gamma. Pier Luigi Pittarello, self made man del Nordest, partito come ambulante con un banco anche in Prato della Valle, si sta rivelando un ottimo manager anche nel settore della moda mare.

La sua nuova azienda, l’Area B con sede a Conselve – controllata insieme alla figlia Marika e al genero Federico Venturato – non sente per niente la crisi dei consumi. Anzi, in base alle stime sulle vendite, alla fine dell’anno dovrebbe fatturare dieci milioni di euro, con un più 15%: di questi tempi, “un lusso” che pochi imprenditori possono concedersi. Oramai, in soli due anni, Area B (che ha come testimonial Melissa Satta) è diventata una delle aziende leader del settore, conosciuta anche all’estero, dove già esporta il 50% della produzione, specialmente in Francia, Spagna e Germania. Un successo sempre crescente anche grazie all’acquisizione graduale dei marchi Emamò (un tempo in mano alla famiglia Merloni, di Fabriano) e Masquenada e alla licenza esclusiva del marchio, sempre settore mare, di Replay per la Russia.

«Per fortuna il made in Italy, comparto lusso, non è stato mai in crisi» sottolinea Pier Luigi Pittarello, appena tornato da un breve periodo di vacanza. «D’altronde a un uomo come me, che viene dalla gavetta, fare impresa e il lavoro sono sempre piaciuti. Anche se, assieme ai miei fratelli Ivo, Vittorio e Lorenzo, ho conservato il 24% delle azioni della Pittarello, società oggi controllata dalla 21 Investimenti, ho subito ritenuto opportuno rimettermi nel circuito concreto dell’imprenditoria. In fondo la moda mare mi ha sempre affascinato, sin dai tempi in cui, da ragazzo, andavo a fare i primi bagni a Sottomarina di Chioggia. A tale riguardo ci tengo a sottolineare che, se oggi Area B va bene, devo ringraziare anche e specialmente mia figlia, il genero, i tre soci Nicola Milani, Giovanni Buggio e Andrea Marcologo e tutte le maestranze professionali in azienda».