«Area extraterritoriale, non ci sono irregolarità»

In una lunga lettera per conto della Delegazione Pontificia della Basilica l’avvocato Lorenzo Pilon dà la sua versione sull’intervento contestato
BARSOTTI - VIA ORTO BOTANICO 1
BARSOTTI - VIA ORTO BOTANICO 1

PADOVA. Nessun abuso edilizio, solo una razionalizzazione degli spazi interni Altro che cinque mini-appartamenti fuorilegge. Di più: fuorilegge nulla può essere stato fatto semplicemente perché l'area è “extraterritoriale”. E’ la replica della delegazione pontificia proprietaria del complesso basilicale, dove sono stati ricavati cinque mini-alloggi.

Scrive l'avvocato Lorenzo Pilon: «A nome e per conto della Delegazione Pontificia della Basilica di Sant’Antonio, vi sottopongo alcune precisazioni (...) Non corrisponde al vero che con tale intervento siano state ricavate cinque autonome unità abitative.

Infatti, all’esito dei lavori, è rimasta unica l’unità abitativa e catastale ed inalterata la sua destinazione d’uso residenziale, seppure con una distribuzione degli spazi interni più adatta ad un loro efficiente utilizzo. Per poter avere un quadro corretto della vicenda devono, peraltro, essere tenute in considerazione le seguenti circostanze storiche:

1. Il complesso immobiliare della Basilica di S. Antonio è stato trasferito in proprietà della Santa Sede a seguito dei Patti Lateranensi del 1929;

2. l’art. 27 del Concordato dispone che la sua amministrazione spetti liberamente alla Santa Sede;

3. Sino ai nostri giorni è stata opinione comune e incostestata che tale complesso fosse territorio sottoposto alla sovranità pontificia e quindi caratterizzato dal regime giuridico dell’extra territorialità (a conferma storica di ciò va ricordato che, durante l’occupazione nazista, mai militari tedeschi hanno violato l’integrità della Basilica e del complesso annesso effettuandovi operazioni di polizia);

4. Ciò ha fatto sì che si siano consolidate nel tempo prassi operative nei rapporti con l’amministrazione pubblica di mera comunicazione di quanto di giuridicamente rilevante veniva ivi compiuto;

5. A tale prassi consolidata la Delegazione Pontificia si è attenuta anche per le opere di manutenzione edilizia interne alla ex casa del custode;

6. Solo nel corso del corrente anno 2012 la Santa Sede, con autonoma e spontanea iniziativa interpretativa, ha comunicato che il complesso della Basilica di Sant’Antonio non è da intendersi quale zona extraterritoriale.

Alla luce dei fatti esposti la Delegazione Pontificia - d’accordo con la Segreteria di Stato Vaticana - ha depositato presso il Comune di Padova ancora nel luglio scorso un rilievo della situazione di fatto dell’intero complesso immobiliare (così come risultante dai numerosi interventi di manutenzione posti in essere nel tempo) chiedendo tra l’altro che esso fosse formalmente recepito agli atti del Comune».

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