Area metropolitana, Padova vota il passaggio con Venezia

Approvata la delibera di giunta: la città del Santo chiede di entrare nella provincia lagunare. Degani: «Il governo non può approvare il passaggio della città e non quello di Vigonovo»
Coltro Interpress Venezia 30.03.2010.-Woody Allen alla "Fenice". Nel palco reale Giorgio Orsoni con il sindaco di Padova Zanonato
Coltro Interpress Venezia 30.03.2010.-Woody Allen alla "Fenice". Nel palco reale Giorgio Orsoni con il sindaco di Padova Zanonato

PADOVa. Un piccolo passo per l’umanità ma un grande passo per Palazzo Moroni. La giunta municipale ha infatti approvato ieri la delibera in cui esprime «la volontà del Comune di Padova di aderire alla Provincia di Venezia e alla conseguente trasformazione della stessa in Città metropolitana di Venezia». Il provvedimento sarà lunedì al vaglio del consiglio comunale del capoluogo euganeo. Si tratta del testo “pilota”: non a caso nella delibera si invitano «i Comuni del territorio della provincia di Padova che non l’abbiano gà fatto, e i Comuni aderenti alla Conferenza Metropolitana di Padova, ad esprimersi in conformità a questa proposta». Proprio per illustrare ai colleghi la delibera (già inviata in copia ieri sera) Zanonato e il suo vice Rossi hanno convocato per venerdì, alle 15, una riunione in municipio. Sulla questione il parlamentino di Padova si era già espresso all’alba del 30 ottobre approvando una mozione in cui esprimeva l’intenzione di aderire tout court alla Città metropolitana di Venezia. Nel frattempo il Governo Monti ha predisposto il decreto legge 188 (in vigore dal 7 novembre) che ieri ha ottenuto il parere di costituzionalità da parte della commissione Affari costituzionali del Senato. Il provvedimento prevede, a partire dal primo gennaio 2014, il varo della Provincia di Padova-Treviso, attraverso un accorpamento deciso a sorpresa.

Nella delibera che la giunta Zanonato trasmetterà alla Presidenza del Consiglio dei ministri (e sulla quale la Regione potrà esprimere un parere consultivo) si osserva che «negli ultimi trent’anni il Veneto ha profondamente cambiato il suo tessuto organizzativo con uno sviluppo particolarmente significativo del sistema territoriale che ruota attorno all’asse Padova-Venezia con un’appendice verso la città di Treviso, a conferma della preesistente validità e attualità del progetto della PaTreVe». E qui Palazzo Moroni si gioca il carico in vista della conversione in legge del decreto: «Per quanto riguarda Padova la prospettiva, se supportata dal punto di vista amministrativo dell’adesione alla Città Metropolitana di Venezia, comporterebbe indubbi e facilmente verificabili risparmi di spesa».

«Più Comuni si esprimeranno a favore», riassume il vicesindaco Rossi, «e più peseremo in Parlamento. Sappiamo che anche parecchi sindaci leghisti della Marca vedono di buon occhio quest’operazione, ma aspettano il via libera dai loro vertici di partito». Ieri il sindaco Zanonato si è sentito a più riprese con il collega di Venezia Giorgio Orsoni, il quale a sua volta ha incontrato il ministro Patroni Griffi. La fattibilità dell’operazione sarebbe garantita dalla contiguità tra Padova e la Provincia di Venezia attraverso il territorio comunale di Vigonovo (che peraltro ha chiesto di passare con la Provincia di Padova). «Sarebbe paradossale», commenta Barbara Degani, presidente della Provincia, che oggi sarà a Roma per incontrare i parlamentari veneti e partecipare a un incontro del Pdl, «che venisse accolta la richiesta di Padova e non quella di Vigonovo, che si è mossa per tempo e ha sentito la popolazione».

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