Area Savonarola-Palestro durante la Guerra era così

di Enrico Albertini
SAVONAROLA
La storia di un quartiere raccontata attraverso la voce di chi ci è nato e ci vive da ottanta, novant’anni.
Il libro di memoria si aprirà domani, alle 17.30, nella «palestrina» di via Dottesio 4, in zona Savonarola. Saranno almeno sei gli ospiti, equamente divisi fra uomini e donne, che racconteranno la vita del quartiere durante la seconda guerra mondiale.
In fondo la distanza da piazza Toselli (ora piazza Caduti per la Resistenza) è esigua: ma i testimoni di quegli anni ricordano molto bene la fucilazione di otto partigiani da parte dei nazi-fascisti proprio nell’ultimo anno del conflitto. A tal proposito sarà presenta anche Floriana Rizzetto, presidente nazionale dell’Anpi.
La giornata è organizzata dal quartiere 5 assieme al progetto Giovani del Comune di Padova, che da anni ha una sede proprio in piazza Toselli. Un quartiere che ha subito molti mutamenti urbanistici nel corso degli anni: l’ultima piccola, ma importante per i residenti, battaglia è quella per liberare dalle macchine piazza Toselli, per renderla così più frequentabile e meno grigia.
Durante l’incontro ci sarà anche l’intervento di Cristina Sartori, la giornalista autrice del libro su padre Placido Cortese, che aiutò centinaia di ebrei e soldati angloamericani a scappare durante la guerra. La storia del rione di Chiesanuova e dintorni continuerà poi attraverso la riproposizione di piatti dell’epoca, accompagnati dalla fisarmonica di Franco Norbiato.
Alle 20.45 ci si potrà spostare nel circolo Auser di via Varese, dove sarà proiettato «L’uomo che verrà», film di Giorgio Diritti.
Uno degli interventi di domani sarà quello di Guerrino Bonfio, ex segretario della sezione Partito Comunista italiano del quartiere, che è anche un maestro liutaio. Lui e altri colleghi (Ubaldino Cavestro, Luigino Furlan, Giovanni Maistriello) hanno organizzato un’esposizione che si aprirà venerdì (ed è gratuita) nell’ala Sud della fornace Carotta, in via Siracusa. Al centro dell’attenzione proprio i liuti, fatti a mano: altro ricordo degli anni che furono anche nel quartiere Savonarola e che da oggi verranno riscoperti. I liuti sono strumenti musicali a corde pizzicate, con cassa armonica piriforme; di origine orientale, fu importato in Europa durante il Medioevo e raggiunse la massima diffusione nel XVI secolo.
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