Arena dei concerti Padova: idea da 30 milioni a lato dello stadio

Dopo la proposta di Zed, il sindaco pensa a Padova Ovest. Gli show all’Euganeo confermati anche nell’estate 2019



PADOVA. È a fianco dello stadio Euganeo l’area ritenuta «adeguata» ad ospitare l’arena della musica. Lo aveva anticipato, mesi fa, il sindaco Giordani. Oggi per il progetto da 30 milioni di euro si è fatta avanti Zed, la società leader nell’organizzazione di spettacoli live, che proprio nello stadio ha organizzato tre grandi concerti con Vasco Rossi e i Pearl Jam. Intanto la stessa società ha già “opzionato” l’Euganeo per altre due date nell’estate 2019, confermando la volontà di proseguire con i grandi eventi che hanno portato in città nelle scorse settimane 130 mila persone.



Perché l’area dell’Euganeo? Per la possibilità di condividere i servi zi di una zona vocata agli eventi e facilmente collegata alla grande viabilità.

L’esempio arriva proprio da Amsterdam, dove i tre soci della Zed Diego Zabeo, Valeria Arzenton e Daniele Cristofoli sono andati in sopralluogo per studiare la “Ziggo Dome”, la locale arena della musica che ha le caratteristiche adatte per il territorio padovano. La struttura olandese infatti è stata costruita in un’area di 49 mila metri quadri che si trova nella zona sud-est della città, a fianco della Johan Cruijff ArenA, cioè la “casa” dell’Ajax. Con lo stadio l’arena condivide i parcheggi (per la maggior parte interrati) e la fermata della metropolitana. Allo stesso modo a Padova sarà possibile utilizzare i parcheggi dell’Euganeo, oltre a pensare a un’eventuale allungamento del tram dalla stazione fino allo stadio.

Per questo a Palazzo Moroni si è fatta largo l’idea di un terreno adiacente all’Euganeo. È esclusa invece l’area privata dove era previsto il nuovo ospedale, fisicamente separata dalla tangenziale.



L’arena olandese, realizzata tra il 2009 e il 2012, è costata circa 45 milioni di euro. Quella padovana potrebbe avere un costo più contenuto, che si dovrebbe aggirare sui 30 milioni. Costi che sarebbero interamente a carico dei privati, ma la Zed ha già affermato di avere «i partner giusti dal punto di vista finanziario». In Olanda l’operazione è stata sostenuta per lo più da investitori istituzionali, come fondi pensione o immobiliari.

Anche sulla gestione c’è un cauto ottimismo, perché il break even (cioè il punto di pareggio) è fissato in 700 mila biglietti venduti all’anno. La società padovana già oggi riesce a realizzare 400 mila presenze agli spettacoli organizzati tra Geox, Fiera e Kioene Arena (esclusi i grandi eventi allo stadio). Dunque con una ventina di grandi concerti in un anno si concretizza la sostenibilità dell’arena. Arena che in realtà, nelle intenzioni di Zed, non dovrebbe chiudere quasi mai. Ospitando anche eventi di lunga durata, come spettacoli teatrali con diverse repliche.

Ad Amsterdam l’arena impiega una trentina di persone in modo permanente e circa 500 in modo temporaneo per ogni evento. Nelle previsioni di Zed la ricaduta occupazionale dovrebbe in 80 persone fisse e 300 negli eventi.



Intanto non si ferma l’attività organizzativa della Zed. In Comune sarebbe già arrivata la richiesta per “opzionare” per due date lo stadio nel giugno 2019. Dopo alcuni anni di assenza è stato giudicato positivamente il ritorno dei concerti all’Euganeo, il 6 e 7 giugno con Vasco Rossi e domenica scorsa con i Pearl Jam. Tutto è andato perfettamente, con gli unici disagi dovuti all’acquazzone nella seconda data del rocker di Zocca. Dunque è già possibile pensare al bis. —


 

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