Arquà Petrarca, c’è la tassa di soggiorno: ogni notte costerà 1,50 euro

La tariffa in vigore dall’1 aprile, nessuna differenza tra alberghiero ed extra

La vicesindaca: «I trasferimenti statali sono calati, reinvestiremo queste cifre»

Giada Zandonà
Una delle strade di accesso al borgo di Arquà Petrarca
Una delle strade di accesso al borgo di Arquà Petrarca

Il borgo del Poeta introduce l’imposta di soggiorno: il ricavato sarà destinato alla promozione turistica. Anche Arquà Petrarca, dopo Montegrotto Terme, Abano Terme e Baone,e altri Comuni dell’area collinare, applicherà una tariffa per chi trascorre una o più notti nelle strutture ricettive. Nessuna differenza tra alberghiero ed extra-alberghiero: dall’1 aprile è scattata la tariffa di 1,50 euro.

La decisione è stata assunta dall’amministrazione nell’ottica degli investimenti avviati per potenziare l’attrattività del territorio: «Stiamo lavorando intensamente per valorizzare il nostro patrimonio storico e culturale e, poiché i trasferimenti statali si stanno riducendo, abbiamo deciso di allinearci agli altri Comuni della zona introducendo l’imposta di soggiorno», spiega la vicesindaca Lisa Loreggian. «L’obiettivo è reinvestire quanto raccolto nella produzione di materiale promozionale e nell’organizzazione di iniziative di valorizzazione e di eventi già tracciati nel nostro programma».

Il Comune registra da tempo un’ottima affluenza turistica, con dati in crescita. «Abbiamo chiuso lo scorso anno con numeri molto positivi, nonostante il maltempo di maggio ci abbia penalizzati. Ora guardiamo con fiducia al 2025, anche grazie al riconoscimento Unesco attribuito alla Riserva della Biosfera dei Colli Euganei: vogliamo favorire un turismo che si estenda oltre il classico fine settimana».

La crescita del comparto si riflette anche nel numero di nuove strutture in fase di apertura o aperte di recente, affiancate da un calendario di eventi mensili che entrerà nel vivo nella seconda metà dell’anno.

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