Arrestato di nuovo il pusher che picchiò l’architetto

Ancora lui, Oussama Louati. Una settimana fa pesta di botte un architetto che rifiuta la sua dose di droga. A sei giorni di distanza eccolo di nuovo a spacciare in via Tommaseo. I carabinieri l’hanno sorpreso mercoledì intorno alle 18, mentre cercava di vendere un flacone di metadone a 20 euro. I militari l’hanno riconosciuto, fermato, perquisito e ammanettato.
Il giovane tunisino, 23 anni e già una sfilza di precedenti panali, è finito nei guai la settimana scorso per aver picchiato un professionista la cui unica colpa è aver detto “no” a una dose di droga.
Domanda: «Vuoi neve?». Risposta: «Vai a quel paese». Reazione: «Italiano di m...». E giù botte davanti a tutti. La dinamica è stata più o meno questa a mezzogiorno di mercoledì 17 gennaio, davanti all’ingresso del locale Lovely Bakery. Louati si trovava in compagnia di un connazionale che come lui non ha perso tempo. E giù botte al quarantaseienne architetto che ha lo studio proprio in via Tommaseo.
Arrivano i carabinieri e arrestano entrambi gli spacciatori. L’arresto viene convalidato, il legale chiede i termini a difesa e il processo viene rinviato all’8 febbraio. Il risultato è che i due vengono scarcerati dopo 48 ore, con la misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Padova. Misura chiaramente non osservata da Oussama Louati che come niente fosse è tornato a spacciare in via Tommaseo e magari incrocia ancora lo stesso architetto che ha pestato una settimana fa. Ora questo nuovo arresto. Fino alla prossima scarcerazione.(e.fer.)
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