Arrivare da Cittadella all’Ostiglia pedalando. Nuova ciclabile dal Tergola

Alleanza con Camposampiero per il nuovo progetto di pista di collegamento.  Dall’ex ferrovia si entra nel cammino di S.Antonio, fino all’anello di Padova e i Colli 
BELLUCO-FOTOPIRAN-SANTA GIUSTINA IN COLLE-CICLIABILE OSTIGLIA
BELLUCO-FOTOPIRAN-SANTA GIUSTINA IN COLLE-CICLIABILE OSTIGLIA

CITTADELLA.

Un collegamento ciclabile dentro le bellezze della natura, dalla città murata alla ciclovia Ostiglia, valorizzando l’idea di una mobilità dolce e sostenibile e la storia del territorio.

Solo un sogno? Pare di no, visto che il Comune di Cittadella ha deciso di partecipare ad uno studio di fattibilità di 28 mila euro con la propria quota, pari a poco più di 4 mila euro, 5. 600 euro con i vari oneri fiscali. Una progettualità condivisa con altri municipi dell’Alta «nell’ottica della promozione ambientale e nella logica della connessione sostenibile tra territori», si legge della delibera varata nei giorni scorsi dall’esecutivo guidato dal sindaco Luca Pierobon.

L’obiettivo è un collegamento dolce tra il Cittadellese e il Camposampierese «attraverso un itinerario ciclabile che, partendo dalla città murata, e attraversando i territori di Cittadella-Tombolo-San Giorgio in Bosco-Villa del Conte-Campo san Martino e San Giorgio delle Pertiche arrivi a connettersi alla ciclabile dell’ex ferrovia Ostiglia in località Cocche ad Arsego di San Giorgio delle Pertiche».

I pensieri sul punto hanno già raggiunto un buon grado di maturazione: negli ultimi due mesi a Palazzo Mantegna si sono messe in fila diverse riunioni con i vertici delle amministrazioni coinvolte ed ora ci si affida ai tecnici per capire se la nuova pista sia concretizzabile, a tutto vantaggio di un territorio che prova ad esplorare le potenzialità turistiche del proprio patrimonio di verde e corsi d’acqua.

Il tragitto è già stata immaginato: origine dalle Sansughe a Cittadella, dove nasce il Tergola, passando poi per la Palude di Onara, quindi Sant’Anna Morosina e poi via Sega a San Giorgio in Bosco, si passa per Villa del Conte dove il Tergola alimenta e dà vita al Canale Piovego di Villabozza, si sfiora Campo San Martino e si entra infine ad Arsego e alla frequentata e apprezzata Treviso-Ostiglia, che consente di unirsi al cammino di Sant’Antonio, al percorso Muson dei Sassi e all’anello fluviale esterno di Padova e da qui la rete delle ciclabili dei Colli Euganei.

Una grande bellezza, un collegamento di respiro naturalistico in grado di valorizzare il Tergola e che si andrebbe ad intrecciare a pezzi di storia e radici, come i mulini alimentari dal fiume: quello di Bepi Toson in via Bellinghiera a Cittadella, il mulino Scudiero a Sant’Anna Morosina, il Sega  e il mulino Benetello a Villa del Conte. Allo sviluppo progettuale stanno collaborando – oltre alle realtà municipali interessate – anche la Provincia di Padova, la Federazione dei Comuni del Camposampierese ed il Consorzio di Bonifica “Acque Risorgive” per quel che riguarda la materia idraulica ad est della Valsugana. ––
 

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