Artista della ristorazione, trasformava ogni ambiente in una location
Il nome di Lodino Marton è associato a locali unici. Tutti ideati, progettati e realizzati da lui, un autentico pioniere del settore. Chi non ricorda il mitico Lucifer Young, storico pub birreria di via Altinate a Padova, trasgressivo già dal nome?
Era il 1986. L’arredamento studiato da Marton era ispirato alla Divina Commedia: all’ingresso un Caronte e nella sala principale le arpie. Il re degli inferi era invece posizionato in fondo alla sala, una grande statua che tentava di sbranare una bionda bellezza. Raccontano le cronache che la scena era talmente realistica che il sangue che sgorgava dal corpo della donna sembrava vero.
Marton era però partito dal Pompetta Young, che aveva creatodal nulla nel 1982 a Fiumicello di Campodarsego, vicino a casa. Da bar di paese lo trasformò in locale scozzese con il tavolo in legno e le panche con tessuto tartan. Lì nacque il famoso panino al tegamino, una specialità giovane che fece la fortuna di Marton e lo rese celebre nel settore. Nel ’92 realizzò All’Arsenale, a Sant’Andrea di Campodarsego, locale in stile militare: ad accogliere gli avventori un carro armato e una contraerea e dentro reperti storici. Marton nel 2000 emigrò in Spagna, dove a Barcellona aprì il Bella Venezia: ci si mangiavano gli spaghetti all’italiana come le tapas. L’ultima creatura di Marton è La Torera, aperta 5 anni fa a San Martino di Lupari. Una masia spagnola, ovvero un tipico casolare di campagna catalano. Un toro dipinto sullo sfondo, tettoie in legno e panche. Il locale resta ora in gestione alla moglie. (g.a.)
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