Asolo, via il manager del riassetto: cinesi pronti a scalare Replay

ASOLO. I soci cinesi sarebbero pronti a rilevare la maggioranza della Replay. Completato il lavoro di riorganizzazione messo in campo negli ultimi dieci mesi dal manager Aldo Palmeri - ex Benetton, che nei giorni scorsi ha concluso il suo rapporto professionale con l’azienda di Asolo salutando tutti i dipendenti con una mail di ringraziamento per il lavoro svolto - ora il gruppo Fashion Box è pronto a un futuro sempre più asiatico. Negli sviluppi di mercato, di sicuro, ma verosimilmente anche nell’assetto societario: la cinese Belle International holding Ltd, che a marzo del 2016 ha acquisito il 29% delle quote del gruppo asolano, sarebbe pronta a esercitare l’opzione per salire fino al 49% delle quote già messa nero su bianco al momento dell’ingresso, e probabilmente anche a rilevare la maggioranza. Un’ipotesi che l’azienda di jeans e abbigliamento al momento non conferma, ma che segnerebbe il ridimensionamento di quote - e di fatto il passaggio di mano - da parte della famiglia Sinigaglia, subentrata nel 2009 a quella dello scomparso fondatore, Claudio Buziol.
Una svolta per lasciarsi alle spalle un triennio complicato. Nel 2013 la società di Asolo ha registrato ricavi per 204 milioni (e sette milioni di euro di perdita), nel 2014 i ricavi sono stati pari a 208 milioni (con una perdita di 29 milioni). Difficile anche il 2015, con la messa in campo di un piano da una cinquantina di esuberi, mentre per il 2016 il fatturato dovrebbe assestarsi sui 220 milioni di euro e l’amministratore delegato Matteo Sinigaglia ha parlato qualche settimana fa di «ritorno in positivo dell’ebitda registrato nell’esercizio appena concluso» e di una «previsione di ritorno all’utile fatta per il 2017».
Un piano di rilancio, come detto, che parla cinese sia in tema di nuovi mercati, sia di quote azionarie. Belle International è un colosso da quasi 72 mila dipendenti, il maggiore distributore cinese di abbigliamento e scarpe sportive (Nike, Adidas, Puma) con una capitalizzazione di oltre cinque miliardi di euro. Nell’ex Celeste impero, Replay conta di aprire 150 nuovi store e una decina di outlet entro il 2022. Il piano di sviluppo punta anche a Giappone, Usa e in maniera capillare a tutto il Sudamerica. Una visione globale destinata ad accrescere la quota export, già notevole (80%) e oggi realizzata principalmente in Europa.
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