Aspiag compra anche l’area ex Rizzato Ipotesi riqualificazione in via Venezia

L’area ex Rizzato, tra via Venezia e via del Pescarotto, è stata acquistata dall’Aspiag, la società concessionaria del marchio Despar Nordest. Il passaggio di proprietà, come evidenziato dalla visura catastale, è avvenuto lo scorso anno, precisamente il 19 dicembre. Una “area d’oro” che, dopo la costruzione del vicino “Fiore di Botta” adibito a aule universitarie, non ha però mai visto uno sviluppo, in particolare dopo l’abbandono da parte del rettore Rosario Rizzuto del progetto “Botta 2”, cioè di un altro edificio universitario.
Il passaggio di mano
La proprietà precedente, ossia l’Aedilmap srl, con sede a Campolongo e amministratore unico Sandro Zerbin, ha ceduto l’area ex Rizzato ad Aspiag Service srl, società con sede a Bolzano. Quest’ultima gestisce in città e provincia diversi punti vendita e alcuni centri commerciali. Ed è proprietaria, a Padova Est, nei pressi del casello dell’autostrada, dell’area ex Stimamiglio, su cui è già autorizzata la costruzione di una nuova struttura commerciale.
Non si conosce ancora la cifra pagata da Aspiag per l’acquisto dell’area ex Rizzato. Una possibile stima dovrebbe collocare il valore della zona attorno ai 10 milioni, visto che negli anni scorsi, in base ad una perizia catastale, il valore immobiliare era di 11 milioni.
Sino a pochi anni fa gli 8.892 metri quadri dell’area in questione erano in mano a tre imprese, vale a dire la Sicea, l’azienda fondata da Leonardo Antonio Cetera, la Clea e la Svec, un tempo guidata da Pier Domenico Favaro, ex presidente onorario dell’Ance, l’associazione dei costruttori, scomparso alcuni mesi fa. Successivamente Sicea e Svec hanno ceduto le proprie azioni alla Clea; nel frattempo è tramontato il progetto del “Botta 2”, visto che il rettore Rosario Rizzuto decise di realizzare il nuovo polo delle Scienze sociali nell’ex caserma Piave. Nel 2014, su richiesta dello stesso ateneo, è stata redatta dall’Agenzia delle Entrate la stima per il valore di congruità del prezzo di un immobile a destinazione universitaria, per un importo complessivo di 35,5 milioni.
Il piano urbanistico
D’altronde sempre per la stessa area nel 2009 (epoca giunta Zanonato) è stato approvato un piano di lottizzazione che prevedeva la possibilità di costruire due edifici con destinazione universitaria, commerciale e direzionale. Anzi c’è anche da ricordare che proprio in base al piano, redatto dall’architetto Danilo Turato, è stato possibile realizzare un piano interrato destinato ai parcheggi.
Il piano urbanistico però in genere vale dieci anni, per cui dovrebbe essere scaduto nel 2019. A questo punto l’Aspiag sarebbe costretta a chiedere l’approvazione di un nuovo piano urbanistico per insediare, eventualmente, un punto vendita.
Ma non è detto che l’acquisto sia finalizzato alla costruzione di un nuovo supermercato. In campo ci sono varie ipotesi: l’investimento per una palazzina direzionale oppure una struttura da destinare a deposito, magari per le consegne della spesa on-line, abitudine sempre più diffusa. In ogni caso una riqualificazione dell’area ex Rizzato non appare immediata ma potrà prendere corpo solo nei prossimi anni. —
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