Assalto al campanile di San Vitale per il no alla fusione

Clamorosa manifestazione, con coda di doppia denuncia contro l’adesione a Quattroville oggi in discussione a Venezia

MEGLIADINO SAN VITALE. Anche questa fusione, un po’ come l’indipendentismo di lagunare memoria, può vantare un assalto al campanile. Non è quello di San Marco, scalato dai Serenissimi vent’anni fa, bensì quello di Megliadino San Vitale. Lunedì notte, infatti, qualcuno ha ben pensato di raggiungere la sommità della torre campanaria, alta 47 metri, e di far sventolare un lenzuolo contro la nascita di Quattroville, il Comune che dovrebbe essere creato dalla fusione di Megliadino San Vitale, Megliadino San Fidenzio, Saletto e Santa Margherita d’Adige.

Peccato che l’audace autore del gesto, nel farlo, abbia commesso almeno due reati: violazione di proprietà privata e appropriazione indebita. Queste, almeno, sono le ipotesi di reato che stanno alla base della denuncia depositata lunedì mattina ai carabinieri dalla parrocchia di Megliadino San Vitale, proprietaria del campanile. Per entrare all’interno della struttura è stato scassinato il lucchetto che serrava la porta d’accesso. Salite le scale che portano alla cella campanaria, è stato quindi calato un lungo lenzuolo con la scritta “Zaia rispetta il No”: un monito per la giunta regionale a cui viene ricordato che, nonostante il 68% dei voti a favore della fusione, a San Vitale hanno pur vinto i pareri contrari.

Prima di lasciare il campanile, “l’indipendentista” ha richiuso la porta con un altro lucchetto (da qui l’appropriazione indebita). La mattina vigili e carabinieri, prima di poter salire a rimuovere lo striscione, hanno quindi dovuto fare i conti con il lucchetto senza chiave.

«Dispiace assistere a queste modalità di confronto, poco mature e irrispettose della comunità di cristiani», è il messaggio lanciato dai sacerdoti dell’Unità pastorale, che hanno ovviamente preso le distanze dal gesto e denunciato il tutto all’Arma. La frase comparsa nel lenzuolo è la stessa che si legge negli striscioni appesi davanti a molte abitazioni del paese su iniziativa del Comitato contro la fusione di Megliadino San Vitale, che tuttavia nega ogni paternità rispetto a quanto successo domenica notte.

Il futuro della fusione e della possibile nascita di Quattroville registrerà una virata importante questa mattina: alle 10.30 la prima commissione della Regione Veneto sarà chiamata a prendere una decisione circa la validità o meno del progetto di legge che sancisce la fusione. Il parere sarà poi trasmesso al consiglio regionale per il voto. Oggi verrà anche valutato il parere dell’avvocatura regionale circa una possibile fusione a tre, escludendo dunque San Vitale.

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