Asse Lorenzoni-Giordani, via libera: "Cambiamo Padova"

PADOVA. Il via libera all’apparentamento tra Arturo Lorenzoni e Sergio Giordani è arrivato subito dopo la fine delle votazioni di Coalizione civica, riunita ieri sera all'Mpx, con un clima di larghissima condivisione della scelta di Arturo Lorenzoni di schierarsi a fianco di Giordani.
E saranno direttamente i due leader a definire gli accordi per la guida della città, mentre alle rispettive squadre è lasciato il compito di affrontare con entusiasmo l’“ultimo miglio”: quello che porta al ballottaggio del 25 giugno.
L’ok di Coalizione. Clima di festa e inizio con un lungo applauso per Arturo Lorenzoni che davanti a oltre 300 persone ha chiesto la fiducia necessaria per portare a termine il suo percorso.
L’intenzione dunque è quella di un percorso comune, con una rappresentanza paritaria. E anche se nessuno ufficialmente parla di poltrone è ovvio che si fanno i conti con i 9 posti da assessore imposti dalla legge (oltre al sindaco) e con la carica del presidente del consiglio comunale.

Le due mozioni. Si vota fino alle 14 di oggi, ma la strada pare segnata. La discussione è avvenuta sulla base di due mozioni presentate dal comitato politico. Da una parte il testo di chi ritiene non ci siano «le condizioni programmatiche e politiche per un apparentamento e un governo congiunto».
Ma l’orientamento prevalente dell’assemblea pare convergere su «dare una vera svolta alle politiche della città», come si legge nel testo della mozione, che prevede il «mandato» per Lorenzoni e una delegazione del coordinamento politico (allargata alla lista “Lorenzoni sindaco”) di «verificare la possibilità di un apparentamento elettorale con il candidato sindaco Sergio Giordani, coerentemente con il programma e i valori di Coalizione Civica per Padova».
Con una postilla: «Nel caso di esito positivo della verifica, e di vittoria elettorale, le eventuali cariche andranno condivise con l’assemblea dopo il ballottaggio». Vale a dire: libertà assoluta per Lorenzoni di gestire la fase pre-elettorale fino al ballottaggio del 25 giugno.
«Per i prossimi cinque anni possiamo pensare a un governo come quello che volevamo» ha detto Lorenzoni. «Il capitale che abbiamo costruito non va disperso. Mi sono adoperato per capire se il nostro programma era compatibile con Sergio Giordani e la risposta che mi sono dato è si. Ritengo che un obiettivo comune ci sia e credo che il nostro programma possa rimanere integro».
Il mandato di Giordani. Anche Sergio Giordani ieri pomeriggio ha riunito nel suo punto elettorale tutti i candidati e i leader delle sue liste. E ha dovuto affrontare il timore sul «peso enorme della sinistra», che hanno espresso alcuni esponenti di Area Civica, in primis il sottosegretario Barbara Degani, che pur non condividendo la linea dell’apparentamento ha dato il suo ok.
«Non accetterò condizionamenti da chicchessia – ha spiegato Giordani ai suoi – Rispetto i partiti e il programma che ci siamo dati. Ma va fatto ogni passo possibile per portare il cambiamento in questa città». E per rassicurare tutti ha aggiunto: «Nessuno deve avere un atteggiamento arrogante. Né da una parte, né dall’altra. Lavoriamo insieme per il bene della città».
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