Assolo di Ventosu e del fantino Bitti Montagnana strappa la decima vittoria

Poteva essere la finale di Loris Armosino, l’uomo delle cinque vittorie di fila negli anni Novanta, ritornato in sella a 49 anni. Poteva essere quella dei due “veci”, Saletto e Megliadino San Vitale, ancora alla ricerca del primo storico successo. Invece è stata la finale della “decima” per Montagnana. La città murata ha inanellato il decimo trionfo della sua storia, a dodici anni dall’ultima cavalcata vincente di Massimo Donatini. Il successo, in questa 43ª edizione, porta il nome di Marco Bitti, all’esordio assoluto nel Palio dei 10 Comuni.
LE BATTERIE
Mossiere di giornata è Stefano Negrini. I cavalli scendono nel vallo alle 16.34 ma la gara parte mezz’ora dopo per un curioso ritardo: il cavallo di San Vitale non è ancora arrivato a Montagnana e cortesemente lo si aspetta. La prima batteria fila liscia, addirittura senza false partenze: il dominio di Armosino per Castelbaldo fa pensare a una nuova pagina di storia per il leggendario fantino astigiano. San Vitale strappa al fotofinish il pass per la finale ai danni di San Fidenzio. Decisamente più tesa la seconda batteria, con sei false partenze e con il cavallo di Merlara che, imbizzarrito, salta sopra la staccionata nel cuore del vallo e la divelle. Ci vuole mezz’ora per trovare l’ordine per la mossa. Casale pare non averne per nessuno, ma clamorosamente il fantino cade all’ultima curva e Montagnana e Saletto, che stavano lottando per il posto in finale, quasi non credono alla scena: per loro la qualificazione è scontata.
LA FINALE
Dopo i gonfaloni si assegna il Palio. In ballo c’è molto: una pagina di storia per Armosino, la prima storica vittoria per i due “veci” e il decimo titolo per Montagnana. Dopo tre false partenze, il triplo giro di vallo è un assolo per il fantino rossonero e per il cavallo Ventosu. Sardo di Oliena (Nuoro), 21 anni, Bitti era all’esordio nel palio montagnanese: «Sono arrivato determinato e sapevo di poter vincere: questo atteggiamento è una costante del mio carattere» commenta quasi senza tradire stanchezza ed emozione «A chi dedico la vittoria? Al proprietario del cavallo». La più emozionata è Loredana Borghesan, sindaco di Montagnana: «In due mandati, è il mio primo Palio vinto da sindaco: una vittoria con la fascia addosso ha tutto un altro sapore».
IL PALIO
I prezzi rivisti, la concentrazione di tutte le tenzoni in un solo weekend e un nuovo approccio alla comunicazione hanno pagato: sul prato e in tribuna si sono viste più persone rispetto all’anno scorso – forse l’edizione meno partecipata della storia – ma la consapevolezza è che c’è ancora molto da lavorare per tornare agli antichi fasti. Molto apprezzato, in particolare, è stato lo spettacolo di fuoco che sabato sera ha sostituito l’incendio della Rocca, ora in fase di restauro. Spalti pieni e commenti entusiastici hanno premiato l’iniziativa, con l’unico rammarico per l’anticipo dello spettacolo rispetto all’orario previsto: più di qualcuno ha comprato il biglietto per assistere a pochi minuti di fuochi e luci. E, giustamente, ha protestato. Nel corso della manifestazione si è tenuto l’ormai tradizionale sit-in dei 100%animalisti, a onor del vero meno numerosi del solito.
MONTAGNANA PIGLIATUTTO
Montagnana ha trionfato anche nella tenzone dei musici e sbandieratori: Francesco Cirelli di Città Murata ha vinto nel singolo, la coppia composta da lui e Tomas Braggion (secondo nel singolo, davanti a Mattia Martinelli di San Vitale) ha dominato nella coppia. Ai montagnanesi è andata la piccola e grande squadra (davanti a San Vitale e Saletto), mentre Megliadino San Vitale è riuscito a strappare la vittoria per i musici. A Montagnana è anche andato il premio per la combinata delle tenzoni, davanti a Santa Margherita d’Adige e Saletto. —
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