Assolto il primario urologo

Era finito sotto accusa per omicidio colposo in seguito alla morte di una paziente che aveva operato, Wanda Frigatti, di 79 anni. Sei anni tra inchiesta e processo. Ieri, finalmente, è arrivata la...

Era finito sotto accusa per omicidio colposo in seguito alla morte di una paziente che aveva operato, Wanda Frigatti, di 79 anni. Sei anni tra inchiesta e processo. Ieri, finalmente, è arrivata la parola fine con la piena assoluzione per il dottor Massimo Dal Bianco, 60 anni, di Mirano (Venezia), primario del reparto di urologia dell’ospedale Sant’Antonio. Un’assoluzione (con la formula “perché il fatto non sussiste”) pronunciata dal giudice padovano Cristina Cavaggion ma anche sollecitata dal pubblico ministero Orietta Canova che, pure, aveva coordinato l’indagine e portato a giudizio il medico, difeso dall’avvocato Lorenzo Locatelli e dal collega Livio Riccitiello. Atos Artico, il marito della signora che viveva in via Crescini, si era costituito parte civile con l’avvocato Franco Tosello. La vicenda risale al 2005 quando Wanda Frigatti viene operata per un tumore al rene, una piccola formazione di 4 centimetri che il dottor Dal Bianco intende asportare in laparoscopia. Tuttavia l’intervento “a cielo chiuso” presenta delle difficoltà, quindi si decide di procedere in laparotomia. Purtroppo nel corso dell’operazione si verifica una grave emorragia a causa di una piccola rottura all’aorta. È il 22 febbraio 2005 e da quel giorno la signora non sta più bene: morirà il 26 aprile. In un primo momento il consulente della procura, il professor Raffaele Giorgetti, rileva delle negligenze a carico del primario e un errore che avrebbe determinato la lesione aortica. Nel dibattimento emergono altri dettagli: la rottura dell’arteria era stata provocata dalla fragilità dei tessuti. Inoltre è stato dimostrato che la paziente poteva sopportare benissimo la laparoscopia: i suoi problemi di circolazione non erano una controindicazione a quella tecnica chirurgica.(c.g.)

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