Attentato a Bruxelles. Le testimonianze degli italiani

Uno scoppio. Le sirene, i telefoni che squillano e poi la grande paura. Si scoprono tragicamente simili le storie di coloro che si sono ritrovati a Bruxelles durante gli attentati del 22 marzo e rivendicati dall'Is dove hanno perso la vita almeno 34 persone. I terroristi non hanno scelto a caso il giorno in cui scatenare il panico: il martedì è il giorno degli arrivi istituzionali.
Ecco le testimonianze dai giornali locali.
"Io ero nella metropolitana esplosa, ho salvato una ragazza araba". Il racconto di Gianmarco Bondi, 24 anni, funzionario dell'Unione Europea: «Sono scappato. Con me c'erano due persone. Ho aiutato una ragazza a chiamare i genitori, le tenevo il cellulare e ho visto sul display le scritte in arabo». Non meno angosciata la testimonianza della veneziana Elisabetta Baldassarre che da anni vive a Bruxelles con la famiglia: «La situazione è spettrale - ha detto ai giornalisti della Nuova - Siamo sconvolti perché è ormai sempre più evidente che possano colpire dove e quando vogliono». Da La nuova Venezia
Il post facebook di Bondi

Trento. "Sono scampato all'attentato" Mirco Tomasi, 32 anni di Trento, funzionario alla Commissione Europea, è scampato per poco all'attentato: era sulla metro in arrivo alla stazione di Maelbeek, quando il treno si è improvvisamente bloccato, le porte si sono aperte e il fumo è entrato nei vagoni. Poi ha chiamato la sua ragazza che fortunatamente si trovava ad un meeting in un'altra parte di Bruxelles. Da Il Trentno
Il friuliano: "Quella fermata cruciale per Bruxelles". «La fermata di Maelbeek (una di quelle coinvolte dall'attentato, ndr) – racconta Marco Gombacci, friulano ed editore dell’European Post, oltre che vicepresidente del Demyc, una delle associazioni del Partito popolare europeo – si trova esattamente a metà strada tra il Parlamento e la Commissione europea, un passaggio quasi obbligato per chi deve raggiungere le sedi delle istituzioni comunitarie». Da Il Messaggero Veneto.
I trevigiani in Belgio: "Terrore, ansia e smarrimento". Il presidente di Treviso Basket, Paolo Vazzoler, contattato al telefono ha raccontato: «Il mio volo è stato dirottato». L'europarlamentare trevigiano Remo Sernagiotto ha affidato il suo pensiero a un tweet: «Stiamo bene ma molto scossi». Da La tribuna di Treviso
Stiamo bene ma molto scossi. Dobbiamo reagire subito e dare un segnale forte al #terrorismo, difendere democrazia e sicurezza #Bruxelles
— Remo Sernagiotto (@SernagiottoRemo) 22 marzo 2016
I toscani in Belgio. Simona lavora a 100 metri dalla metro. Dalla Maremma è andata a lavorare come interprete negli edifici della Commissione Ue. «Non abbiamo sentito esplosioni – dice – ma ci siamo accorti della gente che iniziava a correre per strada». Attimi di paura per due genitori di Prato: Alessio Ricci vive a Bruges da poche settimane e lavora in un ristorante. Da giorni aveva programmato il rientro a Prato per le vacanze pasquali. Avvisa i genitori del rientro ma non dice loro da che aeroporto avrebbe preso l'aereo. Alessio è partito da Charleroi ed è atterrato a Pisa. È venuto a sapere dell'attentato solo quando è sceso in Italia. Ruggero Nardi di Viareggio stava per perdere un familiare. Non è accaduto per una semplice casualità: «Sul treno della bomba ci doveva essere Simone, il mio futuro genero. È il treno che prende tutte le mattine per venire al lavoro. Non c'era solo perché gli ho prestato la macchina la sera prima per caricare della merce per il ristorante». Da Il Tirreno
I triestini bloccati al lavoro. Al momento tra la gente c'è il panico. Lo racconta la triestina Letizia Montecalvo: «Sono bloccata con i miei colleghi nell'edificio dov'era in programma una conferenza - dice, raggiunta dal Piccolo - stanno evacuando tutto, anche le scuole sono state chiuse rapidamente». «Tutti i trasporti pubblici sono bloccati - racconta Giulio Groppi, un triestino del direttivo dell'associazione Giuliani nel Mondo - abito sulla strada che porta all'aeroporto, passano in continuazione ambulanze e polizia a sirene spiegate». Da Il PIccolo.
Gli abruzzesi a Bruxelles: "È il momento di credere negli Stati uniti d'Europa" «Il nostro hotel è a 100 metri dalla stazione della metropolitana, dove c'è stato il secondo attentato - racconta il vicesindaco di Taranta Peligna, Gian Paolo Rosato - C'è un clima surreale, le strade sono deserte, tutto è transennato. Potevamo essere anche noi nella metropolitana».
VIDEO: la testimonianza telefonica di Maura Bertazon (Mattino di Padova)
Pavia, in ansia per i condcittadini a Bruxelles. «Se l'attacco fosse avvenuto un'ora e mezza più tardi avrei potuto esserci io su quel vagone sventrato - racconta Matteo Miglietta, di Pavia, vive a Bruxelles e quella metro dell'attentato la prende ogni giorno - Ora hanno bloccato tutta la zona intorno alle istituzioni, quindi è impossibile avvicinarsi. In città è dalle 9 che si sentono sirene in continuazione». Dalla Provincia Pavese
L'europarlamentare Adinolfi: "Siamo tutti sconvolti". Raggiunta al telefono da un giornalista de La Città di Salerno, l'europarlamentare Isabella Adinolfi, del movimento Cinque Stelle, racconta i momenti drammatici che si vivono a Bruxelles nelle ore successive all'attentato. Da La città Di Salerno
AUDIO: la testimonianza della Adinolfi
Dalla Farnesina la comunicazione che ci sarebbero sei feriti tra gli italiani.
La cantante a Bruxelles scampata agli attentati. Eleonora Buratto, la cantante lirica mantovana, era partita per il Belgio alle 5 della mattina. Era attesa a Liegi per portare sul palco il Requiem di Mozart. La Buratto è atterrata a Bruxelles, sana e salva: la sua destinazione era Charleroi e non Bruxelle International, l'aeroporto del disastro. Da la Gazzetta di Mantova
AUDIO: al telefono con Eleonora Buratto
Gli erasmus modenesi a Bruxelles. L'università di Modena ha dato comunicazione ufficiale che tutti i ragazzi coinvolti nel progetto Erasmus sono al sicuro, lontani dalle zone coinvolte negli attentati.
Immediate le conseguenze sui trasporti internazionali. Lufhtansa ha cancellato 25 voli. L'aereo partito da Venezia alle 8.15 è stato dirottato per l'atterraggio sull'aeroporto di Liegi. Cancellata la partenza della stessa linea delle 11.55, come pure tutti i volo attesi in arrivo a Venezia da Bruxelles alle 11.15 e delle 22, sospesi dopo gli attentati. Da La Gazzetta di Modena
Rafforzati i controlli a Pisa. A Pisa sono aumentati i controlli sui cittadini stranieri che arrivano dal Belgio e dalle capitali europee limitrofe. All'interno dello scalo toscano militari e uomini della Polaria armati di mitra M12. Da Il Tirreno
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