Atti sessuali in piscina, condannato

MONTEGROTTO TERME. Era accusato di atti sessuali nei confronti di una minore inferiore ai 14 anni residente in un Comune del Ferrarese. Un reato grave consumato nell’area della piscina dell’hotel Sollievo di Montegrotto dove l’imputato, Ivan Toldin Parisen, 46 anni di Monselice in via Burano, faceva il bagnino. Ieri (mercoledì 29 giugno) è arrivata la parole fine alla triste vicenda: il tribunale di Padova ha condannato a due anni di carcere il 46enne, sia pure con la sospensione condizionale della pena, riconoscendo alla ragazzina-vittima costituita parte civile (insieme alla madre e tutelata dall’avvocato Marco Zancanaro di Ferrara) un risarcimento di 10 mila euro oltre al pagamento delle spese processuali.
«A fronte di tali e tanti riscontri al racconto fornito dalla vittima, la versione dell’imputato non pare idonea a inficiare il quadro probatorio acquisito» scrivono i giudici nella motivazione della sentenza. In più «le dichiarazioni della ragazzina, che ha dato una versione dei fatti lineare e logica, appaiono riscontrate nel corso del dibattimento da numerosi e differenti elementi».
Tutto accade il 4 aprile 2013, dopo pranzo, quando la vittima arriva nella piscina dell’albergo con un’amichetta. Fin da subito l’uomo aveva cercato di chiacchierare con loro e di scherzare, facendo anche domande molto personali per sapere se avessero il fidanzato e cosa facessero con lui. Domande che avevano provocato perplessità nelle due amichette, decise a tenere le distanze dall’uomo.
Ad un certo punto la vittima si era immersa in una vasca per l’idromassaggio e lì era stata raggiunta dall’imputato che prima le aveva bloccato la possibilità di uscire, poi aveva cominciato a toccarla continuando quelle fastidiose domande con atteggiamenti sempre più volgari e pesanti fino a infilarle le mani sotto il costume. In seguito all’accaduto il direttore dell’hotel aveva licenziato in tronco il bagnino che ha sempre negato le accuse.
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