Attori e cantanti in Basilica del Santo per l’ultimo saluto ad Alberto Terrani

Anche Gianni Morandi per rendere omaggio all’artista Padre Mario: «La tua fede fu un grande dono d’amore»
TOME' - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - FUNERlE TERRANI
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Alberto Terrani, morto a 85 anni, è stato salutato per l’ultima volta nella “casa di un amico” piena di amici. La casa è la Basilica del Santo che proprio lui e la moglie Lucia Valentini (mezzosoprano) chiamavano «la casa del nostro amico Antonio». La chiesa era gremita (pur con le misure anti Covid) e tantissimi hanno seguito la cerimonia in streaming. A celebrare padre Mario, amico del famoso attore. «Tu che sei stato una gloria televisiva e teatrale della nostra città» ha ricordato il religioso «eri molto di più nella vita privata. La tua fede fu un dono d’amore, l’amore di Lucia, la tua “direttrice spirituale”: era capace di “tirarti le orecchie” se necessario, ma soprattutto sapeva darti l’esempio. Insieme condividevate l’amicizia per il Santo e fosti proprio tu, un giorno, a dirmi che lei fu la tua salvezza, il tuo dono più grande. Ogni volta che eravate in tournée in giro per il mondo, cercavate una chiesa dove pregare e se qui trovavate un’immagine o una statua del taumaturgo, eravate felici perché potevate parlare con l’amico di casa. Com’eri arrabbiato con lui quando la vita ti portò via Lucia. Ma poi la consapevolezza del grande amore con tua moglie ti ha dato una nuova prospettiva di vita. Hai fatto nascere la Fondazione Lucia Valentini Terrani onlus per aiutare le persone affette da malattie incurabili, con particolare attenzione ai bambini e, ancora, ti sei dedicato ai giovani musicisti».

Terrani era conosciuto per questo “bisogno” di dare, sul palcoscenico come nella vita. Dedicò il suo talento a forgiare altri talenti: «Dicevi che attore forse si nasce ma anche si impara». E così, con l’aiuto del Comune, Terrani diede vita nel 1999 all’Accademia d’arte drammatica Palcoscenico del teatro Stabile del veneto (oggi Accademia teatrale Carlo Goldoni). Al funerale c’erano anche il primo cittadino Sergio Giordani, gli ex sindaci Flavio Zanonato e Giustina Destro, il sindaco di Pontelongo Roberto Franco e l’ex prefetto della città Gaetano Santoro; il cantante Gianni Morandi, numerosi artisti e un’importante rappresentanza del Teatro Verdi: attori, cantanti, tecnici (tutti in lacrime) e il presidente dello Stabile Giampiero Beltotto. «La comunità del Teatro Verdi e del teatro italiano hanno avuto in Alberto un grande amico», ha ricordato Beltotto, «Hanno vissuto con lui e sono stati accomunati dal lavoro. Oggi tutti sentiamo il dovere di salutarlo e ancora di più di ringraziarlo. Soprattutto chi ha avuto la fortuna di condividere con Alberto la quotidianità: i suoi studenti. Terrani ha formato decine e decine di giovani, introducendoli ad un mestiere che è anche una vocazione e leggendo il loro cuore. Tutto questo non si può dimenticare» . Numerosi i giovani studenti arrivati per dare l’estremo saluto e profondamente addolorati. Due di loro, Matteo e Luca, all’uscita del feretro dalla Basilica, hanno voluto salutare il maestro con la poesia di Kipling: “If”. «La presenza di tanti protagonisti del mondo del teatro e dello spettacolo» ha sottolineato il sindaco Giordani «dimostra l’affetto e la stima di cui godeva Alberto Terrani. Molto significativa la partecipazione dei suoi allievi dell’Accademia, che con la sua scomparsa perde prima di tutto un grande uomo ed un punto di riferimento di prima grandezza. La città non lo dimenticherà». —

elvira scigliano

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