Autobus della Sita incendiati: sono stati due adolescenti
Il rogo di Ariano Polesine: l'azienda aveva accusato i sindacati di ritorsione per i licenziamenti in corso

ADRIA. Sarebbero due giovani gli autori dell'incendio che la notte del 13 maggio scorso distrusse sei autobus di linea della Sita ad Ariano Polesine per un danno di 786mila euro. A individuare il serbo Radomir Milivojvic di 19 anni, muratore e un minore italiano di 17 anni entrambi residenti ad Ariano sono stati i carabinieri visionando le immagini delle telecamere che li hanno ritratti mentre in bicicletta passavano nei pressi dell'area dove gli autobus erano parcheggiati.
Convocati in caserma con i genitori i giovani avrebbero ammesso le responsabilità: in particolare il minore avrebbe affermato di aver forzato la porta di un bus, salendovi e depositando il mozzicone di una sigaretta su un sedile. In breve il fuoco era divampato coinvolgendo, con l'ausilio del vento, anche gli altri autobus.
Solo per puro caso, secondo i carabinieri, l'incendio non aveva coinvolto un'autocisterna di gpl vuota parcheggiata accanto ai pullman e comunque spostata dal proprietario.
Nell'abitazione del serbo è stata trovata la bicicletta utilizzata dai due ragazzi e a casa del minore una felpa simile a quella indossata la sera del rogo.
In un primo tempo "sospettati" dell'incendio da parte dei vertici della Sita erano stati i sindacati, a causa delle relazioni tese che ci sono tra azienda e rappresentanti dei lavoratori dopo l'annuncio di decine di licenziamenti in programma per i prossimi mesi.
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