Autoscuole a Padova, nessuna data per la riapertura

PADOVA. Le 120 autoscuole di Padova e provincia con 800 tra titolari e dipendenti a vario titolo, tra cui gli istruttori di guida, sono chiuse da due mesi. Diversamente da tanti altri settori dell’economia, sono tra i pochi comparti che non sanno ancora quando potranno riaprire. Non sembra che rientreranno nelle aperture previste per il 4 maggio e neanche in quelle preannunciate per l’11 maggio. Fatto sta che se non riprenderanno l’attività entro poche settimane, tante di queste autoscuole rischiano il collasso.
Tutto bloccato. Sono fermi i corsi di formazione per ottenere la patente, non si possono fare né gli esami di teoria né quelli della guida. Spostate in avanti tutte le certificazioni per le revisioni anche per gli autobus pubblici e per i camion e i tir privati. Visto che lo spostamento e il trasporto delle merci non si è mai fermato, stanno avendo pesanti problemi anche gli autotrasportatori di tutta la provincia che fanno servizio con l’estero. Sono gli artigiani che hanno bisogno di un permesso speciale per andare oltre confine. E intanto, mentre i dipendenti usufruiscono della cassa integrazione, purtroppo non ancora arrivata in molti casi, i titolari devono stringere sempre di più la cinghia ogni giorno che passa perché devono pagare gli affitti dei negozi e le bollette dei servizi.
Attività a rischio. «Siamo alla frutta» sottolinea Loris Gialain, contitolare dell’autoscuola omonima in viale Arcella, «o ci fanno aprire entro pochissime settimane oppure rischiamo di non riaprire più. È dal 7 marzo che non sappiamo niente. Siamo stati dimenticati anche dai mass media. Ogni tanto riceviamo qualche telefonata dai clienti, ma non sappiamo cosa rispondere. Il silenzio è d’oro, ma nel nostro caso è tragico. Con la Motorizzazione Civile, braccio operativo locale del Ministero dei Trasporti, non abbiamo più il rapporto capillare e continuo di prima del Coronavirus. Gli uffici sono raggiungibili, per via telematica o per telefono solo in determinati giorni alla settimana e dalla sede di Corso Spagna arrivano pochissime notizie.
Nessuna informazione. Nessuno sa quando la Motorizzazione ridiventerà operativa a tempo pieno. Intanto, proprio in questi giorni, fioccano anche le disdette da parte di clienti che non hanno più fiducia nella ripresa del settore. Alcuni ci hanno comunicato che a questo punto non hanno più intenzione di conseguire la patente». A protestare con le autoscuole sono anche le agenzie di pratiche auto, nella stessa condizione di buio totale sulla riapertura. Sia a livello locale che nazionale le due maggiori associazioni del settore, ossia l’Unasca e la Confarca, hanno scritto numerose mail alla ministra dei Trasporti Paola De Micheli ed al presidente del consiglio Giuseppe Conte, chiedendo di riaprire prima possibile, ma non hanno ancora avuto nessun tipo di risposta. Tutto tace, sebbene le associazioni di categoria abbiano comunicato agli enti competenti di avere elaborato già un piano dettagliato, in cui sono garantiti già adesso tutti i dispositivi e i criteri di sicurezza sia per gli operatori sia per i clienti, a cominciare dall’uso della mascherina e dei guanti.
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