Avruscio diventa primario e lascia palazzo Moroni

PADOVA. Il vicepresidente del Consiglio comunale Giampiero Avruscio è stato nominato direttore dell’Unità operativa complessa di Angiologia dell’Azienda ospedaliera. «Mi dimetterò dall’incarico di consigliere ma non smetterò di occuparmi di politica» dichiara Avruscio. A fine mese l’angiologo-politico inizierà a lavorare in via Giustiniani. «Non aspetterò che venga dichiarata l’incompatibilità tra i due ruoli. Rispetto la legge anche se sarebbe più corretto distinguere tra semplice consigliere e chi governa la città» sottolinea. Secondo la legge 39 del 2013 infatti, gli incarichi dirigenziali negli enti pubblici sono incompatibili con la carica di componente del Consiglio di un Comune con popolazione superiore ai 15.000 abitanti. Per Avruscio quindi niente più cariche elettive. Il medico aggiunge: «I consiglieri comunali hanno fatto un ottimo lavoro di opposizione ma il comitato cittadino di Forza Italia non ha ancora presentato il candidato su cui convergere. Ho preso le distanze, mi sono schierato con Saia e continuerò a lavorare su questo fronte».
Il mese scorso con una lettera inviata al direttore dell’Usl 16 Urbano Brazzale, Avruscio aveva già lasciato la direzione dell’Unità operativa semplice e day hospital di Angiologia e l’incarico di Medicina specialistica per motivi di incompatibilità. Poi è stato dichiarato responsabile del servizio in Azienda dopo essere arrivato primo al concorso bandito nel 2010. L’angiologo, diviso tra la carriera sanitaria e il mondo della politica abbandona il Sant’Antonio e torna alle origini. «Per me questo avanzamento è come tornare a casa. Sono nato professionalmente in Azienda dove ho fatto la tesi di laurea e di specialità. Il mio ricordo va al maestro ed amico Giampaolo Signorini che ha creato e istituzionalizzato il servizio di Angiologia a Padova».
Elisa Fais
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