Avvocato padovano morto per melanoma, dermatologo finisce a processo

PADOVA. Il Palazzo di giustizia lo frequentava quasi quotidianamente nell’ambito della sua attività di legale esperto soprattutto nell’ambito del diritto Civile. Negli ultimi anni la sua attività si era anche concentrata a tutelare (con successo) i clienti di diversi istituti di credito vittime del cosiddetto anatocismo bancario.
Poi, a 50 anni ancora da compiere, la prematura morte per l’avvocato Mario Sannevigo a causa di un aggressivo melanoma che lo aveva colpito cinque anni prima: era il 29 aprile 2017. Ora il dermatologo che aveva visitato e asportato al legale una neoformazione – in realtà un melanoma – è a processo davanti al giudice monocratico Alessandro Gusmitta: si tratta del dottor Leopoldo Belluco, 63 anni, con studio sia a Monselice dove vive che a Padova, chiamato a rispondere di omicidio colposo (difensore l’avvocato Gianluca Greggio).
Sono costituiti parte civile la moglie del legale scomparso Manuela Spada (tutelata dalla sorella, l’avvocato Monica Spada) e i fratelli Andrea e Ugo Sannevigo (avvocato Michele Godina).
È l’1 febbraio 2012 quando il legale si sottopone a una visita dermatologica dallo specialista Belluco per far esaminare un neo sull’addome. Un neo con un aspetto particolare: disomogeneo quanto all’aspetto e al colore e con bordi irregolari, caratteristiche tipiche che dovrebbero portare a una valutazione più approfondita. Il referto, tuttavia, rileva un angioma color rubino traumatizzato.
Così tranquillizzato il 14 maggio successivo il legale si sottopone alla cauterizzazione della lesione: è il dottor Belluco che esegue l’intervento senza disporre un accertamento istologico sulla parte. Ma qualche tempo più tardi l’avvocato Sannevigo comincia a non stare bene. Immediatamente si sottopone a una serie di accertamenti che confermano la scoperta di un melanoma nella stessa area dell’addome dove era stata eseguita la cauterizzazione.
Per anni la lotta contro il male al quale l’avvocato Sannevigo si arrende il 29 aprile 2017. È stata la moglie a trasmettere una denuncia in procura e a sollecitare verifiche sull’operato dello specialista. L’inchiesta si è conclusa con la richiesta di rinvio a giudizio accolta dal gup Mariella Fino.
Dopo tanti rinvii, il processo è entrato nel vivo. In aula si sono confrontati da una parte i consulenti della difesa (il professor Massimo Montisci con il professor Franco Bassetto); dall’altra i consulenti della parte civile (il medico legale Alessandra De Salvia e l’oncologo Luciano Isa): i primi hanno rilevato che non ci sarebbe la prova che il melanoma riscontrato fosse quello esaminato e cauterizzato dal dermatologo; i secondi hanno osservato, al contrario, che il melanoma era proprio quella neoformazione esaminata dallo specialista e sottovalutata.
Di nuovo in aula il 7 giugno alle 14.30 per il controinterrogatorio dei consulenti. L’avvocato Sannevigo era volto e nome conosciuto in città, era cresciuto nel quartiere San Giuseppe. È stato un brillante sportivo nella Virtus Basket dal minibasket alle finali nazionali Juniores raggiunte con la squadra del '67 nel 1986 a Roseto e nel 1987 a Udine. —
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