Bacchiglione e Tesina invadono le aree golenali

CERVARESE SANTA CROCE. Il Bacchiglione torna a fare paura. In seguito alle insistenti piogge e alle ondate di piena che scendono dalla Pedemontana, il livello del fiume lunedì si è ingrossato a vista d’occhio, arrivando nel tardo pomeriggio a riempire l’avvallamento dietro il Castello di San Martino della Vaneza.
In allerta anche i residenti della zona di via San Martino, che un anno fa sono stati i primi ad essere evacuati. In molti hanno effettuato frequenti sopralluoghi lungo gli argini e sulla passerella che unisce le due sponde, diventata ben presto insicura. Al momento il Bacchiglione rimane nel suo letto, ma è arrivato proprio al limite e le famiglie che vivono a ridosso del fiume temono che, poiché l’erba seminata sui tratti arginali, rinforzati di recente, non ha avuto tempo di attecchire, la terra possa essere trascinata via rapidamente dalla forza delle acque.
Il sindaco Claudio Chiarello, subito informato, ha predisposto un servizio di vigilanza, anche notturno, da parte dei volontari della protezione civile. Anche le aree golenali del Tesina, nella zona di Trambacche a Veggiano, già di buon mattino sono state invase, creando un notevole allarme nella popolazione, memore di quanto successo un anno fa. Nonostante in serata il livello del fiume continuasse a crescere, il sindaco Anna Lazzarin è parsa abbastanza tranquilla. «Stiamo monitorando la situazione in attesa dell’ondata di piena prevista in nottata e la protezione civile è in allerta ma i nostri fiumi, fortunatamente, non sono ancora a livello di pericolo.
In particolare il Bacchiglione è a un metro al di sotto dei livelli di guardia», rassicura il primo cittadino di Veggiano. Ma che la situazione non sia da sonni tranquilli è testimoniata dal fatto che anche Enoch Soranzo, sindaco di Selvazzano, si è preparato a disporre il senso unico alternato sul ponte di Tencarola nel caso in cui il livello del Bacchiglione continui a crescere, per evitare di appesantire troppo il manufatto.
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