Badante diabolica, ladra seriale “Lady Xanax” aveva già colpito

La 40enne rumena che ha narcotizzato e abbandonato una coppia di anziani era stata già stata denunciata quattro anni fa a Padova per gli stessi reati  



Maria Pirvu, cittadina romena di 40 anni, si trova ora in carcere a Verona. Su di lei incombono accuse per reati come rapina aggravata, indebito utilizzo di tessera bancomat e abbandono di persone incapaci.

Nell’agosto dello scorso anno, dopo meno di due mesi di servizio come badante a casa di una coppia di anziani, di 93 e 85 anni, invalidi di Roncaglia, era improvvisamente scomparsa nel nulla, abbandonando nel cuore della notte gli assistititi e derubandoli di una tessera bancomat con la quale aveva poi illecitamente prelevato oltre 2 mila euro. Prima di lasciare l’abitazione aveva anche narcotizzato uno di loro somministrandogli una pesante dose di ansiolitico. I carabinieri di Ponte San Nicolò l’hanno rintracciata e arrestata a Due Carrare, dove era domiciliata a casa di un altro anziano per il quale lavorava. L’appello dei militari di segnalare eventuali altri episodi con protagonista la Pirvu è stato subito raccolto da E. M. , una padovana che già aveva denunciato la badante alla fine del 2015. «Era rimasta con mia madre nella sua abitazione di via Jappelli» racconta E. M. «solo qualche ora e poi era scomparsa, rubando 50 euro e le chiavi di casa. Avevo bisogno di una sostituta che accudisse mia madre durante un breve periodo di assenza della badante. Dei conoscenti mi hanno presentato, con tanto di referenze, Maria che da subito si è mostrata persona mite e affabile. Ha preso servizio nel pomeriggio e la mattina successiva mia madre mi ha chiamato allarmata perché era sparita portandosi via le chiavi di casa e del denaro. Ho presentato denuncia ai carabinieri e ho fatto cambiare subito la serratura della porta. Maria, dopo diversi giorni in cui era stata irraggiungibile, mi ha telefonato raccontando di un ricovero in ospedale a causa di un incidente domestico. Mi aveva anche chiesto di riaccoglierla in casa. Quando ieri ho visto la sua foto nei giornali mi sono subito messa in contatto con i carabinieri, ricordando loro la mia vecchia denuncia e mettendomi a disposizione. Bisogna impedirle di truffare e raggirare altri anziani».

L’arresto della badante infedele ha sollevato commenti anche nel mondo politico.

«La vicenda» ha detto il senatore padovano dell’Udc Antonio De Poli «è gravissima e non può lasciarci indifferente. Servono pene più severe e certe, considerando che chi fa male a queste persone lo fa sfruttando la fiducia che si crea in un legame come quello tra anziani e colf. Le persone più deboli non si toccano. La badante ha conquistato la fiducia della coppia di anziani. Sappiamo che la colf è stata assunta da un’agenzia specializzata. È un episodio spiacevole che merita una riflessione: serve un’aggravante nel caso di aggressioni ad anziani non autosufficienti. Bisogna agire perché simili episodi non si ripetano più». —

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