Ballottaggio Bitonci-Giordani a Padova, al voto il 57% degli aventi diritto

PADOVA. I padovani hanno partecipato numerosi al ballottaggio: alle 23 sono stati chiusi i seggi con il 57% della partecipazione degli aventi diritto.
Alle 19, l'affluenza ai seggi aveva fatto registrare un ottimo 43,3 per cento di affluenza, tra i più alti d'Italia. Avevano votato infatti 71.043 persone alle 19.
Alle 12, l'affluenza ai seggi padovani aveva fatto registrare un 21,76% (appena qualche decimale in meno rispetto a quella registrata 15 giorni fa nel primo turno), pari a 35.258 elettori. Due settimane fa a mezzogiorno erano andati a votare in 36.385 (22,45%).
Padova oggi sceglie il suo sindaco: Massimo Bitonci o Sergio Giordani. Urne aperte fino alle 23. Poi alla chiusura dei seggi subito lo spoglio con i primi risultati attesi per mezzanotte; l’ufficialità arriverà probabilmente a notte inoltrata. Un ballottaggio cui guarda anche la politica nazionale, visto che Padova è una delle grandi città in ballo assieme a Genova, L’Aquila, Verona e Parma. Un test in cui si potrebbe misurare l’avanzata del centrodestra con il Veneto che paradossalmente potrebbe fare da contraltare alla tendenza nazionale.
Un voto per la città. La partita a Padova è soprattutto civica, dopo una campagna elettorale durata più di sette mesi e iniziata con la caduta della giunta Bitonci il 12 novembre scorso. Padova vota in 206 sezioni, distribuiti in 58 plessi scolastici, dove da ieri pomeriggio sono iniziate le operazioni per la costituzione dei seggi. Per votare bisogna presentarsi nella propria sezione muniti di documento e tessera elettorale.
Tessere complete. In questi giorni molti sono andati a ritirare il duplicato della tessera elettorale, soprattutto a causa dell’esaurimento degli spazi disponibili per il timbro che attesta l’avvenuta votazione. Circa 4 mila padovani però non l’hanno ancora fatto: per questo l’ufficio elettorale in sala Nassiriya sotto la torre dell’Orologio in piazza dei Signori è aperto anche oggi dalle 7 alle 23. La tessera può essere ritirata anche da un familiare o da una terza persona purché munita di delega e copia del documento di identità del titolare della tessera.
Come si vota. Per il ballottaggio il voto è molto semplice e non richiede null’altro se non una croce. Basta infatti un segno sul rettangolo nel quale è scritto il nome del candidato sindaco prescelto. Ognuno dei due candidati nella scheda ha anche i simboli della coalizione che lo appoggia dopo gli apparentamenti.
Massimo Bitonci dunque ha nove simboli: Bitonci sindaco, Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Direzione Italia, Movimento del Buonsenso, Prima Padova, Veneto Libertà, e la lista Osa di Luigi Sposato.
Sergio Giordani invece è sostenuto da Giordani sindaco, Pd, Area civica, Padova Bene comune, Socialisti Europei, Padova è, Coalizione civica, Lorenzoni sindaco in virtù dell’apparentamento con il docente del Bo Arturo Lorenzoni.
La situazione di partenza. Ai blocchi di partenza l’ex sindaco Massimo Bitonci si presenta forte del 40,26% ottenuto al primo turno, pari a 39.413 voti. Lo sfidante Sergio Giordani parte dal 29,21% raccolto dalla sua coalizione, che in numeri assoluti vuol dire 28.593 voti.
Gli apparentamenti però hanno ribaltato gli schieramenti. Sommando infatti ai voti di Giordani quelli della coalizione “bianco-arancione” di Arturo Lorenzoni si arriva al 52,05%, cioè a 50.950 voti. Bitonci ha risposto stringendo alleanza con Luigi Sposato, il candidato della lista “Osa” che porta in dote 1.528 voti, pari all’1,56%. Gli altri candidati, a partire dal pentastellato Simone Borile (5,25% al primo turno), non hanno fatto apparentamenti formali. Solo Rocco Bordin (0,56%) ha dato indicazione di voto per Giordani.
L’incognita affluenza. La vera incognita del ballottaggio però è l’affluenza. È atteso un calo dei votanti, che nel caso del secondo turno è sempre fisiologico. Ma si sommerà al calo di partecipazione già avvenuto al primo turno. Dei 162 mila padovani aventi diritto al voto due settimane fa sono andati a votare in 99.603, pari al 61,47%. Per oggi è attesa una affluenza tra il 53 e il 58%, ma c’è il rischio concreto che il prossimo sindaco sia eletto da poco più di metà dei padovani.
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