Bambino di due anni e mezzo percorre la statale in piena notte

Si è svegliato alle due del mattino, è sceso dal lettino e ha trovato una portafinestra aperta. Si è incamminato lungo la strada a Vaccarino sino a quando è stato notato da due automobilisti

PIAZZOLA SUL BRENTA. Mamma e papà lasciano aperto un infisso per far passare un po’ d’aria, il loro piccolo di due anni e mezzo ne approfitta per sgattaiolare fuori e concedersi una passeggiata lungo la Valsugana. Una vicenda surreale e un dramma sfiorato, quello accaduto nella notte tra mercoledì e ieri nella frazione piazzolese di Vaccarino, a due passi dalla pizzeria Bella Napoli. È stato grazie alla segnalazione di un automobilista, che i carabinieri di Piazzola hanno potuto riconsegnare il bambino ai genitori. Verso le 2.15 il bimbo si è svegliato nel suo lettino. È scivolato fuori dalle coperte e si è messo a girovagare per casa; mamma, papà e i fratellini dormivano profondamente e il birbante ne ha approfittato per imboccare una porta-finestra, da dove soffiava una folata di aria fresca. I genitori l’avevano lasciata socchiusa e al piccino è bastato spingerla leggermente per aprirla.

Nonostante fosse buio, il bambino non si è spaventato per nulla e da vero temerario - in barba alla famiglia, ignara di tutto - si è diretto verso la strada, la Sr 47 Valsugana. Senza ovviamente curarsi del pericolo, ha iniziato a camminare tranquillamente sull’asfalto, appropriandosi più volte del centro della carreggiata. Sono passate due macchine, una donna di Campo San Martino ha notato la stranezza e si è chiesta dopo essere sfrecciata a pochi metri: «Un nano per strada?». Ha poi subito capito che poteva trattarsi di un bambino ed è corsa indietro. Al suo arrivo, il birbante non era più solo, ma in braccio a un altro automobilista di Curtarolo.

Immediato è scattato l’allarme: il piccolo era bagnato e doveva ritrovare i genitori. A Vaccarino sono arrivati i militari del luogotenente Pietro Ligorio. Con il pargolo in braccio, gli uomini dell’Arma hanno iniziato a suonare i campanelli delle case più vicine al luogo di ritrovamento. Al primo tentativo sono scesi i genitori, italiani, assonnati ma soprattutto increduli, e il bimbo ha esclamato «papà!» esplodendo in un sorriso. I carabinieri ora invieranno un’informativa all’autorità giudiziaria, perché valuti eventuali provvedimenti nei confronti di mamma e papà.

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