Banca Patavina, nuovo cda e tre sportelli da chiudere

PIOVE DI SACCO. Un consiglio di amministrazione di 11 componenti, con la prospettiva di portarli a 9 in un futuro non lontano, per la Banca Patavina, la nuova banca di credito cooperativo nata dalla fusione delle Bcc di Piove di Sacco e Sant’Elena. Dopo il via libera all’operazione, gli oltre duemila soci dei due istituti hanno eletto anche il nuovo cda che dal primo gennaio gestirà la Banca Patavina. Sei i componenti provenienti dal Cda di Sant’Elena: Livio Benetazzo, Vanni Ceccarello, Mauro Frasson, Manuela Menin, Gianni Pavanello e Mirko Trovato. Cinque invece gli amministratori della Bcc di Piove: Luigi Boscolo Cegion, Gian Filippo Panazzolo, Fabrizio Pavan Bernacchi, Fausto Pittarello e Leonardo Toson. Eletto anche il collegio sindacale, formato da Alberto Beltramin (presidente), Marco Callegari, Alessandro Miolato (sindaci effettivi). In base agli accordi già raggiunti dalle due banche il presidente sarà Leonardo Toson, attuale numero uno della Bcc di Piove, il vice Gianni Pavanello, già a capo di Sant’Elena. Direttore generale sarà Gianni Barison (Piove), mentre Michele Risi (Sant’Elena) ricoprirà il ruolo di vice direttore. «Ci è sembrato importante» affermano Toson e Pavanello, «garantire un’adeguata rappresentanza dei vari ambiti territoriali in cui la Banca Patavina è presente. Il piano industriale, tuttavia, prevede che, una volta consolidato l’impegno della nuova Bcc, il numero dei membri del consiglio di amministrazione sia ridotto a nove componenti. Sul fronte strategico, l’assemblea ha ribadito che la Patavina intende porsi come Bcc di riferimento di Padova e provincia, con un forte radicamento anche nel territorio di Chioggia e dintorni».
Gli sportelli attivi saranno 42, di cui 4 nel veneziano, e garantiranno l’operatività su 75 Comuni. Tre gli sportelli destinati alla chiusura in quanto doppioni: Legnaro, Villatora di Saonara e quartiere Mandria a Padova. In tutti e tre i casi resterà aperto lo sportello della Bcc Sant’Elena. Non sono previsti licenziamenti per esuberi ma solo alcuni prepensionamenti già concordati con le rappresentanze sindacali.
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