Bancarotta Keira, sette indagati
SALETTO. In sette nei guai per una bancarotta fraudolenta della Keira srl Unipersonale, un’azienda che commercializzava legnami con sede a Saletto. Pochi giorni fa davanti al gup Brunello si è svolta l’udienza preliminare in cui Massimo Ferrarato, 35 anni di Montagnana, ha chiesto il patteggiamento e Daniele Fortuna, 34 anni di Minerbe (Verona), il rito abbreviato. Per decidere su questi riti alternativi e in merito alla richiesta di rinvio a giudizio degli altri indagati, l’udienza è stata rinviata al 14 maggio prossimo, sempre davanti al gup. Gli altri indagati sono Antonio Farinazzo, 47 anni di Castelbaldo, Gian Paolo Iseppato di Piacenza D’Adige, Giorgio Pantano, 68 anni di Montagnana, Antonio Spada, 40 anni di Sanguinetto (Verona) e Davide Laurano, 36 anni di Cerea. La Keira, amministrata da Ferrarato, è stata costituita nel maggio del 2008 e dichiarata fallita nel novembre del 2010. Per l’accusa Ferrarato, avvalendosi della collaborazione di Farinazzo, Fortuna, Pantano, Laurano, Iseppato e Spada, soggetti che partecipavano alle trattative con i fornitori, distraeva merce per un valore di 915.903 mila euro, acquistandola con modalità fraudolente, rivendendola e intascando il ricavato. Impossibile ricostruire la contabilità dell’azienda. Sono 24 le parti offese del procedimento, che hanno perso denaro negli affari con la società. La Costantin spa di Santa Margherita d’Adige ha fornito dei carburanti per 9 mila euro e gli assegni per il pagamento erano scoperti. Stessa sorte, tra gli altri, per la segheria Vecellio di Auronzo di Cadore (Belluno), 11 mila euro di materiale; vittime anche la ditta austriaca De Zordo, 12 mila euro; la Faggiani di Pavia di Udine, 8.900 euro; Rebellato Renzo di Cittadella, 11 mila euro; Murarotto Rosanna di Villa del Conte, 8 mila euro; la ditta Inartis di Abano Terme, 7.300 euro; Kaufmann Hans di Lasa (Bolzano), 53 mila euro; Arblu di Fontanafredda (Pordenone), 26 mila euro; Bidese Giancarlo di Rosazzo (Udine), 69.900 euro; Ruggero Umberto di Noventa Vicenzina, 8400 euro. In tutti i casi assegni scoperti o bonifici mai fatti.
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