Banda Vazzoler, la lista dei primi 200 evasori all’esame della Finanza

Nuovi interrogatori per Elena Manganelli Di Rienzo che dovrà ricostruire i profili dei clienti. Oggi davanti al pm Silvia Moro convivente del “cervello” della banda, il finto dentista 
L'attico di Jesolo sequestrato a Vazzoler
L'attico di Jesolo sequestrato a Vazzoler

PADOVA. Duecento nominativi tra persone fisiche e persone giuridiche. Tradotto: cittadini ricchi sfondati ed evasori, come imprese con le casse piene di soldi destinati ai paradisi fiscali. Eccoli i clienti della banda criminale capeggiata dal finanziere-dentista Alberto Vazzoler (professione sanitaria svolta davvero per poco nonostante la proprietà di uno studio in Friuli) e dall’ex fidanzata, ora moglie di un benestante arabo e con residenza a Dubai, la padovana Elena Manganelli Di Rienzo, figlia di un noto primario ginecologo morto nel 2016.



La lista con quei 200 evasori (prima tranche di una lunga serie) è nelle mani del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza, comandata dal tenente colonnello Vittorio Palmese che lavora all’inchiesta coordinata dal pm Roberto D’Angelo. Ogni singolo soggetto memorizzato nella cosiddetta “Bibbia Manganelli” (i file nei quali la donna registrava dati e contabilità della clientela) sarà radiografato e catalogato. Poi in occasione dei prossimi interrogatori spetterà alla Manganelli ricostruire i vari profili: la 42enne ha ottenuto gli arresti domiciliari nell’abitazione del fratello Alessandro ad Albignasego in vicolo Quasimodo 29 (con il divieto di uscire e incontrare chiunque) dopo l’ammissione (piena e completa, secondo fonti investigative) di tutte le contestazioni indicate nell’ordinanza di custodia cautelare di 63 pagine. Ordinanza chiesta dal pm D’Angelo e firmata dal gip Cristina Cavaggion.

La clientela proveniva da tutt’Italia. Al momento, solo 4 clienti sono indagati per evasione, due imprenditori siciliani (Antonio Zito e Giovanni Luca Butticé); uno romeno (Ciprian Alin Stefanescu) e uno lombardo (Dario Riggi).

Oggi alle 10 faccia a faccia tra il pm e la convivente di Vazzoler, la trevigiana Silvia Moro, 36 anni, detenuta a Verona. Era quella che, scherzando, diceva al compagno: «Sono tutti a Montecarlo, come te prendono l’officetto... alla fine anche noi veniamo qua (nel Principato di Monaco) ogni tre mesi». «Si, sono un falso residente» ha risposto nella conversazione intercettata il 6 dicembre 2016 a bordo della sua Porsche. I due vivevano tra Jesolo (l’attico in piazza Drago) e Padova (il lussuoso appartamento in piazza dei Frutti 36) e spesso cenavano nel ristorante padovano “Da Giovanni”. È slittato a giovedì l’interrogatorio di Vazzoler rinchiuso nel carcere di Venezia, mentre ha pure chiesto di collaborare un altro arrestato, Albert Damiano, recluso a Poggioreale (Napoli). Solo il reclutatore di clienti nel Canton Ticino, Marco Remo Suardi, in carcere a Padova, tiene la bocca chiusa. Per ora.
 

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