Bandiere a mezz’asta nel 60º dell’Ue

SAN GIORGIO IN BOSCO. Le bandiere italiana ed europea, ammainate giovedì per la giornata di solidarietà alle vittime di Londra, sono rimaste a mezz’asta anche sabato, 60º anniversario dei Trattati di Roma. «Il sindaco vuole forse polemizzare con questo evento?» scrivono le minoranze al Prefetto. Renato Miatello chiarisce: «Solo un problema tecnico».
«Giovedì in tutto il Paese le bandiere erano a mezz'asta per unirsi al dolore di Londra, ma nei giorni successivi a San Giorgio in Bosco tricolore e bandiera europea sono rimaste a mezz'asta. Abbiamo segnalato la vicenda al Prefetto», osserva la capogruppo di San Giorgio Riparte Valentina Campagnaro. «Tanti cittadini ci hanno chiamato indignati chiedendoci se l'amministrazione non volesse esprimere così il dissenso contro l'Ue. Ma i simboli di tutti non possono essere usati per propaganda. E non ci vengano a raccontare che è una distrazione». «Hanno preso un granchio», replica il sindaco Miatello. «Come da dispaccio della prefettura, ho fatto ammainare le bandiere dell'Italia e dell'Unione Europea in segno di solidarietà per i fatti di Londra. Venerdì e sabato non avevo personale che provvedesse, perciò le bandiere sono rimaste a mezz'asta. Ma ieri alle 8, alla riapertura del municipio sono tornate al loro posto. A che serviva scomodare il prefetto? L'opposizione non ha altri argomenti su cui far leva, mi attacchino sui contenuti e non su queste cose. Sono quarant'anni che faccio l'amministratore, il mio cavallo di battaglia è sempre stato il rispetto delle regole». (s.b.)
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