Baraldo eletto presidente nominate tutte le commissioni

Primo battibecco sulla proposta di assegnare la carica (a rotazione) alle minoranze L’ex primo cittadino degli anni 80: «Saremo capaci di far funzionare bene la città» 
Monselice (PD), 28 giugno 2019. Nuovo consiglio comunale. Nella foto: Gianni Baraldo con Giorgia Bedin.
Monselice (PD), 28 giugno 2019. Nuovo consiglio comunale. Nella foto: Gianni Baraldo con Giorgia Bedin.



Gianni Baraldo torna dopo diciotto anni a sedere al vertice del consiglio comunale di Monselice, da cui si era alzato nel 2001, quando era presidente del consiglio comunale della giunta di Fabio Conte. Era da tempo che la sala comunale non era così gremita e pronta ad accogliere con l’inno nazionale suonato dalla banda cittadina l’ufficializzazione dell’insediamento dell’amministrazione della neo eletta sindaco Giorgia Bedin.

Una prima seduta “in famiglia” dato che è stata aperta dal provvisorio presidente del consiglio Emanuele Rosina, coniuge del sindaco, che ha coordinato la surroga dei consiglieri comunali nominati assessori, a cui sono subentrati i consiglieri di maggioranza Gianni Baraldo, Tatiana Mazzuccato, Elisabetta Volpito, Antonio Bisarello e la moglie Maira Tietto, Ettore Scarparo, Isabella Barbin, Ilie Rizzato, Alberto Negrello e Emanuele Rosina e le dimissioni del consigliere di minoranza Paolo Masin di Ambiente e Società in favore di Francesco Miazzi.

È stato proprio il leader ambientalista che ha da subito scaldato i toni del consiglio, avanzando la proposta di scegliere come presidente del consiglio invece di Gianni Baraldo (già sindaco nel 1981 e presidente del consiglio spodestato da Conte nel 2001) un consigliere di opposizione «garantirebbe una corretta rappresentanza della minoranza, dato che, se rammentate voi avete ottenuto 3050 voti, mentre la minoranza si fa portavoce di 6350 persone. Inoltre potremmo farlo a rotazione ed in modo del tutto gratuito, facendo risparmiare alla città 78 mila euro».

La proposta però non è stata presa in considerazione e non è stata data alcuna risposta in merito da parte di Bedin, mentre Baraldo, che ha ricevuto 10 voti e 7 schede bianche, ha confermato che sarà un presidente di garanzia «per quanto riguarda il mio compenso sono io che deciderò a chi fare la giusta carità, non c’è bisogno di fatti plateali o clamorosi, vi dimostrerò che saremo capaci di far funzionare bene la città».

Si è provveduto poi a nominare le commissioni consiliari, a partire da quella elettorale di cui fanno parte i consiglieri Bisarello, Mazzuccato e Giordani. Alla prima commissione (Bilancio, economia e tributi) partecipano Rosina, Baraldo, Mazzuccato, Muttoni e Giordani. La seconda commissione (Edilizia e urbanistica) è composta da Volpito, Negrello, Rosina, Giordani e Bernardini. La terza (Cultura, sport e assistenza) da Volpito, Barbin, Rizzato, Bozza e Muttoni. Della quarta (Ambiente, turismo e lavori pubblici) sono componenti: Mazzuccato, Tietto, Bisarello, Mamprin e Miazzi. I rappresentanti nel consiglio di amministrazione della Pro loco sono Tietto, Rizzato e Mamprin, mentre la commissione temporanea per le tematiche ambientali è composta da Negrello, Rosina, Barbin, Baraldo, Miazzi, Mamprin e Bernardini più altri rappresentanti dei comitati e della pastorale sociale. All’unanimità è stato votato che la commissione lavorerà a porte aperte per il pubblico.

Giorgia Bedin per tutta la durata della seduta, anche quando i toni si sono riscaldati, ha saputo mantenere un atteggiamento di ascolto, richiamando le regole del rispetto reciproco e del confronto, che auspica verranno mantenute anche nei prossimi consigli. —

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