Bcc Annia e del Veneziano i soci votano sì alla fusione

Consensi pressoché unanimi all’operazione di rafforzamento patrimoniale Nasce a Cartura la Banca di credito cooperativo di Venezia, Padova e Rovigo
Di Nicola Stievano

PADOVA. Come da copione nasce la nuova Banca di credito cooperativo di Venezia, Padova e Rovigo - Banca Annia. È la seconda grande fusione sancita nel breve giro di un mese fra le Bcc venete. Dopo il “matrimonio” fra gli istituti del Piovese e di Sant'Elena nella nuova Banca Patavina, ieri i soci di Banca Annia e Banca del Veneziano hanno tenuto a battesimo il nuovo soggetto bancario, che di fatto entra nella classifica nazionale delle prime trenta Bcc per dimensioni e volumi.

Ormai le polemiche e i maldipancia, soprattutto veneziani, dei mesi scorsi sono consegnati alla storia, tanto che ieri il progetto di fusione, che agli inizi di novembre aveva già ottenuto la “benedizione” di Bankitalia, è passato con un voto pressoché unanime in entrambe le assemblee. Dal primo gennaio 2017 dunque nascerà la nuova Bcc che avrà sede centrale, direzione e presidenza a Cartura, altre sedi saranno a Mira e Bojon nel Veneziano.

Giusto due anni fa l'allora Bcc di Cartura aveva dato vita a Banca Annia con l'incorporazione della Bcc del Polesine. Ora arriva l'ulteriore passo avanti nel processo di aggregazione imposto a livello nazionale.

I primi a votare sono stati i soci della Banca del Veneziano. All'hotel Russot di Venezia gli oltre 700 i soci presenti, in rappresentanza di circa mille voti a fronte delle deleghe, hanno approvato il progetto per alzata di mano. Appena due i voti contrari e una astensione, anche se non sono mancate alcune prese di posizione polemiche da parte di alcuni soci che hanno affermato di aver votato sì a malincuore. Poche ore dopo è toccato ai soci di Banca Annia, convocati allo Sheraton di Padova, sancire definitivamente la fusione. Qui sui 1.290 voti espressi dai 495 presenti è da registrare un solo astenuto.

«Siamo stati riconosciuti come punto di riferimento credibile per un territorio ampio» ha detto Andrea Binello, direttore generale della Bcc Annia «puntando su nuove idee e progettualità, condivise anche dalla stessa Federazione Veneta delle Bcc. Stiamo costruendo una Banca moderna». Del resto la riforma normativa del Credito Cooperativo italiano ha imposto il percorso delle aggregazioni per rafforzare la solidità patrimoniale. «La nuova Banca Annia» aggiunge il presidente Mario Sarti «non è una semplice sommatoria. Nasce una nuova banca su solide fondamenta. I nostri soci hanno dato prova di apprezzare il progetto e lo hanno votato con entusiasmo. Abbiamo una opportunità interessante per ridurre il rischio di concentrazione ed allocare in misura ottimale le risorse finanziarie, in funzione alle dinamiche espresse dalle economie reali e alle tipologie di distretti produttivi, commerciali e di servizi».

Con il voto di ieri si chiude anche l'ultima tormentata pagina della Bcc del Veneziano, culminata con l'assorbimento di perdite rilevanti attraverso la cessione delle sofferenze, un prestito di 20 milioni e l'erosione del patrimonio e della riserva sovrapprezzo sulle quote sociali. Prima c'era stata l'indagine della magistratura relativamente a Enerambiente e il successivo commissariamento dell'istituto voluto da Banca d'Italia. «Siamo stati chiamati in una situazione di difficoltà» aveva detto il presidente Francesco Borga «abbiamo compiuto scelte impopolari, ma che guardavano lontano: da soli non si poteva andare avanti». Saranno comunque garantite tutte le filiali attualmente presenti nel territorio, così come l'organico.

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