A Padova c’è l’allerta smog, ma in provincia sono decine i roghi per l’Epifania: ecco dove sono
Il divieto vale a Padova e cintura, molti sindaci promuovono le manifestazioni.
Ecco tutte le località dove domani o lunedì si bruceranno le cataste di legna
La Befana vien di notte e i falò con cui si festeggia continuano ad accendersi in diverse parti della provincia, fra Alta e Bassa. Nonostante l’allarme inquinamento, la tradizione conferma di avere sacche di resistenza.
L’Arpav ha confermato l’allarme arancione per l’area di Padova e tutti i Comuni della cintura urbana. In questo caso c’è il «divieto assoluto, per qualsiasi tipologia di combustioni all’aperto, compresi falò rituali, barbecue e fuochi d’artificio». Anche se la delibera regionale dà la facoltà ai sindaci di prevedere apposite deroghe, ma specifica «assumendosi la responsabilità».
Nell’Alta
Domani, 5 gennaio, a Santa Croce Bigolina, frazione di Cittadella, iniziano i festeggiamenti con la Vecia bruciata alle 20, accompagnata da fuochi d’artificio.
A Camposampiero, la Vecia verrà bruciata domani, 5 gennaio, a Casere, San Marco e il giorno dell’Epifania a Centoni. A Santa Giustina in Colle, alle 18 in località Tremarende si festeggerà con giochi e cioccolata.
A Piazzola sul Brenta, il giorno dell’Epifania la Befana arriva alle 14.30, con un mezzo a sorpresa, in piazza Camerini, in caso di maltempo tappa all’ex Jutificio.
A Carmignano di Brenta, qualcosa di originale: invece di un falò, il 6 gennaio il municipio sarà “incendiato” con effetti di luci e musica.
A Sant’Ambrogio di Trebaseleghe, il 5 gennaio alle 19 si terrà la festa organizzata da Ambrogroup e Azione cattolica: la comunità riempirà la Calza della Solidarietà con generi alimentari e prodotti di prima necessità per le famiglie in difficoltà.
In cintura
Il 5 gennaio alle 19, a Bagnoli di Cadoneghe, vicino al vecchio acquedotto, si terrà la rievocazione storica contadina “Brusemo a vecia”. Sempre a Cadoneghe, “Storie e sorprese con la Befana” il 6 gennaio prevede camminate, laboratori e cioccolata calda.
A Saonara, i falò dell’Epifania si svolgeranno solo il 6 gennaio, con altezza massima della pira fissata a 3 metri.
A Veggiano, la tradizione di bruciare la Vecia continua il 6 gennaio con l’arrivo della Befana, spettacoli per i bambini e distribuzione di calze.
Ciambelle, leccornie, bevande calde e vin brulé completeranno l’evento. A Limena, il 6 gennaio, si organizza il tradizionale falò con frecce infuocate: con attrazioni, spettacoli con il fuoco e bolle di sapone.
Nella Bassa
Ad Olmo, frazione di Bagnoli di Sopra e Tribano, il 6 gennaio sarà dedicato ai festeggiamenti con l’arrivo dei Re Magi e la distribuzione delle calze da parte della Befana. Il falò avverrà solo nel territorio di Bagnoli di Sopra, seguito da cioccolata e vin brulé.
Ad Anguillara Veneta, l’associazione Allegra compagnia dei Pizzoni organizza due giorni di eventi: oggi in Barchessa Pizzon ci sarà intrattenimento per bambini, spettacolo con il fuoco e musica dal vivo; domani animazioni e mercatino agricolo, e poi si accenderà il falò sull’argine con uno spettacolo pirotecnico.
Nel Piovese
A Codevigo, il presepio vivente continua con la messa dei Re Magi e una fiaccolata fino al campo sportivo con spettacolo pirotecnico finale. A Pontelongo, in piazza del Popolo, la Vecia verrà bruciata il 6 gennaio.
L’arrivo della Befana e la distribuzione delle calze inizieranno alle 17. Ad Arzergrande la Pro loco organizza un pomeriggio in compagnia con tombola, cioccolata calda e arrivo della Befana.
Alle Terme
A Montegrotto, la festa dell’Epifania partirà da piazza Roma con la sfilata “Befane all’arrembaggio”, seguita da spettacoli e distribuzione delle calze.
Ad Abano, in piazza Mercato, lunedì alle 17.15 spettacolo la Magia del Fuoco, a seguire due simpatiche Befane sui trampoli consegneranno le calze ai bimbi.
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